Muos, energia, petrolio e gas: l’Isola travolta da affari inquietanti

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della Russia di Putin che getta gli occhi sulla Sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

Alle sciagure prossime venture dei russi si somma l’arroganza degli americani a Niscemi, dove i lavori per la realizzazione del Muos vanno avanti, nonostante siano chiarissimi i pericoli per la salute di milioni di siciliani.

Con molta probabilità, la Sicilia vive uno dei peggiori momenti della propria storia. Nemmeno nei primi anni ’80, in piena ‘Guerra fredda’, il processo di militarizzazione della nostra Isola ha toccato livelli così pesanti. Preoccupa anche l’affarismo dilagante, coperto dalla solita antimafia di facciata. Emblematico quello che sta succedendo nel settore delle energie, classiche e alternative.

Da un lato si invitano i Comuni siciliani ad aderire a uno strano ‘Patto’ per valorizzare le energie alternative. Dall’altro lato – contemporaneamente, se non sfacciatamente – Terna sta realizzando, sulle teste di migliaia di famiglie siciliane – parliamo della Valle del Mela, in provincia di Messina – un elettrodotto che ci dicono”indispensabile”.

Indispensabile per chi? Ma se, con questo mirabolante ‘Patto dei Sindaci’, la Sicilia deve puntare sulle energie alternative, che bisogno c’è dell’elettrodotto di Terna? E più importante l’elettrodotto o gli affari che stanno dietro questo ‘mostro’ elettromagnetico? E perché deve essere realizzato sopra le teste della gente? Forse per alimentare il business dell’oncologia e dell’ematologia oncologica? E pazienza se qualcuno ci lascia la pelle. Gli affari sono affari.

In questo scenario arrivano i russi post Cipro con le loro raffinerie, pronti ad accasarsi nell’area industriale di Siracusa.

Dunque, business delle energie alternative (in totale opacità e con certi personaggi che girano per i Comuni dell’Isola a proporre strani affari) e assenza totale di informazioni da parte della Regione siciliana. Business all’ombra di un più che discutibile elettrodotto dalle parti di Messina. Business nel nostro mare da parte dei “Signori del petrolio” che in Sicilia fanno quello che vogliono, come denunciano da anni gli ambientalisti. Business in mezza terraferma siciliana, con le perforazioni di chi cerca petrolio e gas. Business a due passi dalla Valle dei Templi di Agrigento con un rigassificatore (magari se lo prendono pure i russi:con tutto il gas che hanno…). E ancora business a Siracusa, con vecchie o forse nuove raffinerie di petrolio, all’ombra della Russia post Cipro.

In tutto questo rispunta la sinistra sigla dell’Eni che in Sicilia, dalla morte di Enrico Mattei in poi, ha prodotto solo grandi guasti ambientali, economici e sociali: valga per tutti il caso della “Modernizzazione senza sviluppo” di Gela, una città che avrebbe potuto puntare sulla valorizzazione dei beni archeologici e che, invece, è stata massacrata dall’Eni.

Ci chiediamo e chiediamo: è questo il “Modello Sicilia” proposto dal Governo regionale di Rosario Crocetta? Una Sicilia “terra di nessuno” dove tutti possono fare affari come in certe realtà sudamericane? E che ruolo gioca in questo grande business la mafia, la mafia vera, quella che si è già internazionalizzata, quella che accarezza lo spread? Forse la mafia non ha mai avuto accesso negli Stati Uniti d’America? Forse non esiste la mafia russa? Forse il “Ponte tra due cosche” – cioè tra Sicilia e Calabria – avrebbe riguardato solo il Ponte sullo Stretto di Messina e non altri business?

Tante domande, tanti dubbi.

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della russia di putin che getta gli occhi sulla sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della regione, rosario crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della russia di putin che getta gli occhi sulla sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della regione, rosario crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della russia di putin che getta gli occhi sulla sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della regione, rosario crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della russia di putin che getta gli occhi sulla sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della regione, rosario crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

L’annuncio di ieri, per certi versi inquietante, della russia di putin che getta gli occhi sulla sicilia, non abbiamo ancora capito se per rivitalizzare vecchi impianti o per realizzare nuove raffinerie di petrolio, impone qualche riflessione. Intanto lo stile ‘berlusconiano’ del presidente della regione, rosario crocetta, che annuncia nuovi disastri ambientali spacciandoli come “occasioni di sviluppo”.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]