Muos di Niscemi, riprendono i lavori. Alla faccia della revoca della Regione…

Nonostante la revoca delle autorizzazioni del governo regionale, i lavori di ultimazione del Muos, alla base Usa di Niscemi, proseguono. 

La notizia era arrivata al nostro giornale già due giorni fa. Alcuni  giovani niscemesi si erano accorti della cosa ma, soltanto nella serata di ieri, è arrivata la prova. E’ stato diffuso in rete, infatti,  un filmato girato dai “Fratelli di TAV”, operatori freelance, presenti in zona per girare un documentario. Ve lo mostriamo in calce all’articolo.

A pubblicarlo e diffonderlo è stato per primo Massimo Zucchetti, il docente del Politecnico di Torino che è stato consulente del comune di Niscemi e che da sempre denuncia i rischi per la Salute e l’Ambiente del nuovo sistema di telecomunicazione satellitare americano (il Muos, appunto).
Dai fotogrammi si evince chiaramente come alcuni operai lavorino alacremente sotto le parabole. A prima vista sembrerebbe stiano pavimentando, ma questa cosa è stata già fatta circa tre mesi fa, con una pietra (volgarmente chiamata “chiappotta”) che si trova in zona.

Gli attivisti si ripromettono di presentare un esposto alla Procura di Caltagirone. Noi siamo dell’avviso che ogni violazione legata alla revoca delle autorizzazioni debba essere denunciata dalla stessa Pubblica Amministrazione.
Intanto, possiamo tranquillamente dire che, passato il “dì di festa”, finalmente sobri dalla ubriacatura da “bagno di folla” della manifestazione di Niscemi del 30 Marzo scorso, ci si guarda finalmente in faccia per rendersi conto di come nulla sia cambiato.

“L’annuncio della revoca, avvenuto il giorno prima della grande manifestazione No MUOS del 30 marzo, che ha visto la partecipazione di quindicimila persone, ad oggi sembra essere ignorato dalla marina militare americana- si legge in una nota del Comitato No Muos.

“In tal senso ci chiediamo come ciò sia possibile e cosa intende fare il presidente Crocetta per far rispettare l’atto di revoca-prosegue la nota- Il coordinamento regionale dei comitati No MUOS, ritenendo che quanto accaduto sia estremamente grave in quanto espressione di un atteggiamento arrogante ed in piena violazione della sovranità popolare e istituzionale, si attiverà nelle sedi opportune al fine di accertare le responsabilità”.

Possibile che la revoca non sia stata notificata? Sembra improbabile che gli Usa la ignorino così palesemente, qualcosa deve essere successo…

 

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