«Qualcuno potrebbe avergli voluto chiudere la bocca». Parla il legale di Vincenzo Lattuga

«Tra le voci che girano con insistenza, c’è anche quella che qualcuno possa avergli voluto definitivamente chiudere la bocca». A parlare a MeridioNews è Salvatore Cusimano, l’avvocato che difendeva Vincenzo Lattuga. Il 43enne morto questa notte in circostanze misteriose su cui la procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti per spaccio di droga e morte quale conseguenza di altro reato. Un decesso – che per gli inquirenti potrebbe essere stato dovuto a un’overdose ma su cui sarà l’autopsia a fare chiarezza – arrivato ad appena una settimana di distanza dalla diffusione della notizia dell’indagine a suo carico per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di sua sorella Gessica. La giovane madre di quattro figli scomparsa da Favara (nell’Agrigentino), nell’agosto del 2018 e il cui corpo non è mai stato ritrovato. «Che fosse stato iscritto nel registro degli indagati (con l’ipotesi di un reato commesso anche in concorso con altri rimasti ancora ignoti, ndr), lo abbiamo saputo circa due mesi fa», chiarisce il legale al nostro giornale.

Ed era giovedì 13 aprile quando Vincenzo Lattuca è stato sottoposto all’interrogatorio. «Si è subito professato innocente e ha risposto a tutte le domande che gli venivano poste – ricostruisce il legale – ma non solo, ha anche fornito degli ulteriori elementi che avrebbero potuto e potrebbero ancora essere utili alle indagini». Indagini che, lui per primo, in questi quasi cinque anni dalla scomparsa della sorella, ha sempre chiesto a gran voce facendo appello a chiunque sapesse qualcosa di parlare. «Certamente, come è comprensibile – riferisce l’avvocato Cusimano che ancora fa fatica a parlare al passato del suo assistito – era rammaricato di essere finito lui al centro di queste indagini. Ma era sereno perché l’ha accolto quasi come un atto dovuto e, anzi, era addirittura contento che la procura si fosse finalmente mossa per continuare a cercare di fare luce sulla scomparsa della sorella Gessica».

La stessa procura che adesso indaga per ricostruire le cause e le dinamiche del suo di decesso. Stando a quanto è emerso finora, il 43enne si sarebbe sentito male mentre si trovava a casa del padre, l’abitazione di Favara dove anche lui viveva, e sarebbe morto prima di arrivare al Pronto soccorso dell’ospedale. Per gli inquirenti l’ipotesi principale è che sia deceduto per un’overdose. «Che facesse abuso di sostanze stupefacenti lo si sapeva – spiega l’avvocato che esclude categoricamente possa essersi trattato di un gesto volontario o intenzionale da parte di Lattuca – ma non fino ad arrivare a questo punto». E proprio su questo adesso si stanno concentrando gli investigatori: individuare da chi l’uomo avesse comprato quella droga. Posto che sarà l’esame autoptico a chiarire se questa è stata la causa della morte. Intanto, per tutta la notte, gli agenti hanno ascoltato i familiari (padre, madre e compagna dell’uomo) e hanno ispezionato la casa dove viveva Vincenzo Lattuca. Ovvero, quella del padre. La stessa dove i Ris di Messina avevano trovato tracce di sangue riconducibili a Gessica – motivo per cui il fratello era finito indagato – e dove la 27enne era stata la sera della scomparsa.

Con il decesso del 43enne, l’indagine a suo carico per omicidio e occultamento di cadavere dovrebbe essere archiviata. Una procedura standard prevista dalla legge dopo che la procura avrà richiesto e ottenuto il certificato di morte dell’indagato. Questo, però, potrebbe non voler dire la fine delle indagini sul caso della scomparsa di Gessica Lattuca. «Da parte della procura – conclude l’avvocato Cusimano – si potrebbe decidere di continuare a indagare anche in altre direzioni magari partendo anche dagli elementi che lo stesso Lattuca avrebbe fornito agli inquirenti quando è stato sentito». Del resto, i reati per cui era indagato il 43enne, per l’accusa, sarebbero stati commessi in concorso con altri rimasti ancora ignoti.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

«Tra le voci che girano con insistenza, c’è anche quella che qualcuno possa avergli voluto definitivamente chiudere la bocca». A parlare a MeridioNews è Salvatore Cusimano, l’avvocato che difendeva Vincenzo Lattuga. Il 43enne morto questa notte in circostanze misteriose su cui la procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti per spaccio di droga e morte […]

«Tra le voci che girano con insistenza, c’è anche quella che qualcuno possa avergli voluto definitivamente chiudere la bocca». A parlare a MeridioNews è Salvatore Cusimano, l’avvocato che difendeva Vincenzo Lattuga. Il 43enne morto questa notte in circostanze misteriose su cui la procura ha aperto un fascicolo d’inchiesta a carico di ignoti per spaccio di droga e morte […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]