La pedonalizzazione del lungomare di Mondello resta al centro del dibattito cittadino e divide in due l’opinione pubblica. Da una parte chi pensa che sia «un provvedimento ecosostenibile», dall’altra chi la considera «una misura che rischia di scoraggiare cittadini e turisti». Partita il 15 giugno, ancora prima di iniziare, la pedonalizzazione del lungomare palermitano ha sempre convinto con riserva.
I fautori puntano sul fatto che è un modo per rendere «più confortevole la permanenza sul lungomare permettendo anche di muoversi in bici o in monopattino in piena sicurezza», spiegano a MeridioNews. Un altro aspetto positivo messo in evidenza riguarda l’esperienza nell’attrazione balneare: «Senza le macchine, non solo si ridimensionano il traffico e lo smog, ma è possibile pure godere di panorama migliore». Favorevoli anche alcuni turisti che apprezzano di più l’esperienza nei punti di ristoro presenti in piazza Mondello che «finalmente hanno uno sbocco immediato sulla piazza, senza alcuna strada che li divida».
Ma c’è una fetta di popolazione che guarda con preoccupazione alla pedonalizzazione, temendo che possa scoraggiare anche i più affezionati alla spiaggia di Mondello soprattutto pensando alla questione dei parcheggi. «Almeno per il momento, i parcheggi sono pochi e distanti dalla spiaggia – lamentano alcuni – Specialmente per le famiglie sarà complicato venire qui al mare». Altra critica riguarda poi la scarsità dei mezzi pubblici messi a disposizione per raggiungere la spiaggia. «Il numero di autobus non è sufficiente – fanno notare alcuni bagnanti – E, inoltre, spesso sono in ritardo a causa del traffico». Anche sui mezzi pubblici alternativi, non mancano le criticità: «Il servizio del monopattino sharing – sottolinea qualcuno – non può essere un’alternativa alla macchina o all’autobus perché è un mezzo da utilizzare solo per brevi spostamenti: non solo guardando ai costi ma anche perché è difficile pensare di potere trasportare sul monopattino ombrelloni e sdraio da portare in spiaggia». Insomma, di base l’idea di un’area pedonale non è un male in sé ma «bisogna prima mettere le basi per farla funzionare al meglio», commentano diversi cittadini.
Anche chi lavora nei ristoranti nutre diverse perplessità. «Stiamo uscendo adesso da un periodo di crisi dovuto alla pandemia da Covid-19 – commentano diversi ristoratori della zona – Con la chiusura del traffico abbiamo assistito a un drastico abbassamento del numero di famiglie che hanno difficoltà nel raggiungere il lungomare. Ci auguriamo – aggiungono – di potere tornare a vivere un periodo roseo per Mondello e per tutta la nostra categoria». Due visioni opposte – pro e contro – che però, alla fine, confluiscono in uno stesso messaggio: «La pedonalizzazione del lungomare di Mondello non può essere un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Bisogna costruire le circostanze per cui rimanga una spiaggia aperta a tutti i cittadini e a tutte le cittadine. Limitare al traffico è giusto, ma bisogna dare un’alternativa valida per il trasporto».
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