Sarà Militello in Val di Catania quest’anno a rappresentare la Sicilia nella competizione Il Borgo dei Borghi 2025. Una manifestazione organizzata dalla Rai all’interno del programma il Kilimangiaro. Nelle scorse edizioni hanno vinto quattro borghi siciliani: Gangi (nel Palermitano), Montalbano Elicona (in provincia di Messina), Sambuca di Sicilia (nell’Agrigentino) e Petralia Soprana (in provincia di […]
Foto di Militello in Val di Catania su Facebook
Militello candidata Borgo dei borghi: «Custodisce la storia dei nostri territori»
Sarà Militello in Val di Catania quest’anno a rappresentare la Sicilia nella competizione Il Borgo dei Borghi 2025. Una manifestazione organizzata dalla Rai all’interno del programma il Kilimangiaro. Nelle scorse edizioni hanno vinto quattro borghi siciliani: Gangi (nel Palermitano), Montalbano Elicona (in provincia di Messina), Sambuca di Sicilia (nell’Agrigentino) e Petralia Soprana (in provincia di Palermo). «Militello è una città patrimonio dell’Unesco dal 2002 – sottolinea il sindaco Giovanni Burtone – Abbiamo il tardo barocco della Val di Noto e opere di straordinaria importanza e bellezza. Militello – aggiunge il primo cittadino della cittadina in provincia di Catania in un video cui invita a votare – è un paese che ha un’architettura straordinaria, una struttura urbanistica eccezionale. Accanto a quelli culturali, ci sono poi anche beni ambientali come la perla naturalistica delle cascate dell’Oxena».
È già possibile votare (e lo si potrà fare fino alla mezzanotte del 6 aprile) collegandosi al sito https://www.rai.it/borgodeiborghi/. Si potrà votare una volta al giorno e per non più di cinque volte complessive per la durata dell’intera manifestazione. Per votare è necessario essere maggiorenni e registrati su RaiPlay. Il borgo vincitore sarà annunciato in una serata speciale del Kilimangiaro su Rai 3 domenica 20 aprile. «Valorizzare i luoghi più suggestivi della nostra Isola – commentano Paolo Amenta e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’Anci Sicilia – che custodiscono ancora le parti essenziali della tradizione e della memoria, è il percorso migliore per evitare che venga cancellata o omologata la storia dei nostri territori. Puntare anche sui piccoli borghi diventa essenziale per rilanciare – concludono – la cultura e l’identità quali punte di diamante della Sicilia».