Messina, sorti del Comune in mano al tecnico Pd «Non sono una stampella Dem in questa giunta»

«Il mio è un ruolo tecnico e istituzionale, non è politico». Durante la conferenza stampa di presentazione della giunta Accorinti 2.0, sindaco e neo assessore al Bilancio Luca Eller Vainicher hanno più volte sottolineato che la scelta del super esperto di Sesto Fiorentino è stata dettata dalla sua esperienza e dalle competenze in ambito finanziario economico. E per sgomberare subito il campo da equivoci Accorinti ed Eller hanno precisato che l’ingresso in giunta non è dettato da accordi con il Pd

Originario di Firenze, nel suo curriculum vanta una laurea, due master e diverse specializzazioni negli Stati Uniti. Eller è stato anche alto dirigente in numerose istituzioni ed enti locali. Ha rivestito il ruolo di consulente, docente e formatore. Da dicembre 2015 è arrivato a Messina insieme al team di sei super esperti del Centro Studi enti locali di Pisa chiamati da Accorinti e Signorino, ex assessore alle Finanze, per affiancare i dirigenti dell’area finanziaria di palazzo Zanca. A quanti hanno però fatto notare che Eller è iscritto al Pd in Toscana ed è stato assessore al Bilancio, al Personale, al Patrimonio e alle Partecipate del Comune di Sesto Fiorentino fino al 20 luglio del 2015, il diretto interessato ha risposto: «Non sono la stampella del Pd, non sono una trasfusione di sangue Pd a questa giunta». È tuttavia sotto gli occhi di tutti che a lui sono state affidate le deleghe che prima aveva in mano il vicesindaco Signorino. Il braccio della giunta Accorinti. Bilancio, programmazione, risanamento finanziario, tributi, patrimonio, personale, aziende partecipate, provveditorato, economato, controlli interni. Incarichi importanti che hanno messo nelle mani di Eller le sorti del Comune di Messina.

La scelta di un iscritto al Pd come assessore della giunta del sindaco scalzo ha registrato subito le prime reazioni. Al consigliere comunale di Fi Giuseppe Trischitta, che durante la conferenza stampa ha detto a chiare lettere che in giunta sono entrati i partiti con i nuovi due assessori, il sindaco ha risposto «non guardo le tessere dei partiti, guardo ai curricula e a quanto valgono le persone». Ma la pensa diversamente il Pd e il suo commissario a Messina Ernesto Carbone che in una nota prende nettamente le distanze da questa scelta: «Trovo incredibile che un iscritto al Pd di Sesto Fiorentino Luca Eller Vainicher abbia scelto di contravvenire alla linea del suo partito a Messina accettando di entrare in giunta». L’incarico toscano di Eller come assessore nella giunta Pd guidata da Sara Biagiotti, renziana di ferro, dimostrerebbe la sua vicinanza al partito. A Sesto Fiorentino il clima rovente creatosi in seno al consiglio a luglio 2015 ha visto otto esponenti dell’area Dem del Pd chiedere e ottenere l’uscita di scena di Eller dalla giunta. Il super esperto ha fatto un passo indietro, ma la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco è arrivata in aula e la giunta è andata a casa.

Considerati i suoi trascorsi, lo stesso Carbone non crede alla tesi di un assessore tecnico. «Noi del Pd siamo e resteremo sempre in opposizione al malgoverno di questa città». E non si ferma a semplici dichiarazioni. Annuncia di aver già «chiesto al segretario regionale della Toscana, Dario Parrini, di prendere provvedimenti nei confronti di chi a Sesto si professa del Pd e fuori dalle mura di casa segue altri percorsi. Il sindaco di Messina deve dimettersi. Se Accorinti vuole il bis, lo chieda ai messinesi. Non a Genovese e a D’Alia. Così è troppo facile».

Tra i consiglieri comunali anche Nina Lo Presti vede nell’ingresso in giunta di Eller e Ursino un modo per evitare la sfiducia che Pd e Pdr avevano proposto settimane fa. Se Eller ha la tessera del Pd, alla neo assessora alla Cultura Daniela Ursino viene contestata la sua vicinanza a Sicilia Futura, al gruppo Picciolo e all’amministrazione di Milazzo dove Ursino, in qualità di organizzatrice di eventi, ha organizzato manifestazioni in collaborazione con il titolare della Cultura in quota Pdr. Anche in questo caso è arrivata la smentita dalla diretta interessata già in conferenza. 


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