La diatriba ha avuto luogo stamani allo stadio Franco Scoglio. L'Fc Messina ha chiuso un accordo con la società Infront, ma i cugini dell'Acr non l'hanno presa bene. Il sindaco Cateno De Luca promette provvedimenti
Messina, screzi tra le due società calcistiche cittadine Acr voleva impedire installazione pannelli pubblicitari
«Lunedì prossimo in giunta prenderemo i provvedimenti consequenziali nei confronti dell’Acr Messina». A scriverlo sul suo profilo Facebook Cateno De Luca per annunciare le prossime mosse della sua amministrazione, dopo quanto accaduto questa mattina allo stadio Franco Scoglio. Si sono registrati momenti di tensione che hanno reso necessario l’intervento dei vigili urbani per poter aprire il cancello al Football Club Messina.
La società giallorossa voleva installare i led pubblicitari di bordocampo della società Infront, la multinazionale specializzata nella gestione di diritti televisivi, marketing e gestione stadi, che un paio di mesi fa ha siglato una partnership pluriennale con il Football Club Messina. Il tutto dopo aver ottenuto regolare autorizzazione dello stesso sindaco. Ma a quanto pare, un dipendente dell’Acr,( l’altra società la cui squadra milita nel campionato di calcio di serie D, ndr), sul posto per conto del club concessionario della struttura, aveva in un primo momento negato l’apertura dei cancelli anche dopo l’arrivo dell’assessore allo sport Giuseppe Scattareggia.
Guidati dal comandante Giardina, i vigili urbani hanno forzato il cancello consentendo l’accesso dei mezzi e degli uomini della Fc che hanno così potuto installare i pannelli. La società del presidente Paolo Sciotto si è detta «sbigottita da quanto accaduto, in quanto la convenzione siglata con il Comune prevede che solo il concessionario possa proporre l’effettuazione di migliorie all’impianto e nessun altro». L’Fc, tuttavia, aveva ricevuto regolare autorizzazione da prte del Comune. La vicenda potrebbe avere ulteriori strascichi. Il presidente Sciotto promette battaglia: «Da lunedì inizieremo a conteggiare i reati ed abusi d’ufficio. Ognuno difenderà le proprie posizioni».