Tensione nella città dello Stretto. Prima la restituzione di due punti alla Reggina che scombina, a due giorni dalla gara d'andata, lo scontro salvezza. Quindi l'inchiesta della Procura di Catanzaro, con il match contro la Salernitana finito sotto indagine. Il numero uno dimissionario della società peloritana non commenta
Messina, playout rivoluzionati e calcioscommesse Il presidente Lo Monaco: «Non m’interessa niente»
Il finale di stagione dell’ACR Messina, impegnato nei play-out per evitare la retrocessione in serie D, è turbato da due notizie giunte stamane.
Il Collegio dello Sport, accogliendone parzialmente il ricorso, ha restituito due punti al Reggina. Decisione che, classifica alla mano, scompagina la griglia play-out. Il Savoia retrocede in serie D. Il Messina, già pronto a partire alla volta della Campania, apprende che dovrà invece spareggiare per la salvezza contro i propri rivali numero uno. Verrà giocata sabato 23 maggio alle 17, al Granillo di Reggio Calabria. Anche se resta possibile il differimento a martedì.
Dopo poche ore dalla notizia, l’Ansa batte un’agenzia. Il nome del Messina figura nel nuovo elenco di squadre, partecipanti alla Lega Pro, sulle quali indaga per calcioscommesse la procura di Catanzaro. A fare scattare i controlli sono state delle intercettazioni, protagonisti alcuni dei fermati nell’operazione Dirty Soccer, in cui la partita Salernitana-Messina (1-0, giocata il 21 dicembre scorso) veniva data per «combinata». Nel corso dei 90 minuti di gioco, le cronache sportive non hanno però riportato particolari annotazioni che facessero presagire alcunché di losco.
Meridio ha contattato il presidente dimissionario del Messina Pietro Lo Monaco, che tuttavia ha preferito non commentare declinando ogni domanda: «Non mi interessa proprio niente».