Mauro Rostagno è cittadino onorario di Trapani. È con un voto quasi unanime (23 voti favorevoli di tutti i presenti e un solo assente) che il Consiglio comunale ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria per il giornalista e sociologo ucciso dalla mafia a Valderice (nel Trapanese) nel settembre del 1988. «Non si tratta solo […]
Foto di processo per l'omicidio di Mauro Rostagno su Facebook
Mauro Rostagno è cittadino onorario di Trapani: ucciso dalla mafia 37 anni fa, «serve continuare il suo percorso»
Mauro Rostagno è cittadino onorario di Trapani. È con un voto quasi unanime (23 voti favorevoli di tutti i presenti e un solo assente) che il Consiglio comunale ha approvato il conferimento della cittadinanza onoraria per il giornalista e sociologo ucciso dalla mafia a Valderice (nel Trapanese) nel settembre del 1988. «Non si tratta solo di celebrare l’uomo ucciso dalla mafia – ha detto il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida – Si tratta di continuare il suo percorso, di trasmettere ai giovani il valore della libertà, della dignità e del coraggio. Mauro amava dire che aveva scelto Trapani. Oggi Trapani sceglie Mauro». Con un atto che, prima della metà del mese di agosto, era già stato deliberato dalla giunta comunale ma che aspettava ancora il voto in aula.
«Mauro Rostagno non era solo un giornalista – ha ricordato il primo cittadino – Si prendeva cura dei ragazzi che lottavano contro la tossicodipendenza, con metodi nuovi e anche discussi, ma sempre con passione e attenzione alle persone. La comunità Saman fu un’esperienza unica, che univa la cura alla dimensione di vita comunitaria. Anche questo era Mauro – ha sottolineato Tranchida – la volontà di non lasciare indietro nessuno». Non è la prima volta che arriva la proposta di attribuire la cittadinanza onoraria di Trapani a Mauro Rostagno: in Consiglio comunale una richiesta era arrivata anche nel 2014. Del resto, come è stato ricordato anche in questa occasione, lui stesso diceva: «Io sono più trapanese di voi, per non esserci nato e per averci scelto di stare».
Il sindaco di Trapani ha poi voluto anche condivide un ricordo personale che, in qualche modo, lo lega al giornalista e sociologo ucciso dalla mafia ormai quasi 37 anni fa. «A casa mia, quando c’era il telegiornale, mia madre faceva zittire tutti. E davanti ai servizi di Rostagno diceva: “Questo qua lo ammazzano”. Lo diceva da madre – ha raccontato il primo cittadino – con la preoccupazione che quel coraggio lo avrebbe portato a morire. E purtroppo così è stato. Ma quell’energia, quel coraggio, per tanti giovani del tempo sono stati un esempio straordinario. Non solo indignazione – ha concluso il sindaco Tranchida – ma anche la forza di alzare la testa».
E di un «gesto che va oltre il simbolo» ha parlato la deputata trapanese all’Assemblea regionale siciliana del Movimento cinque stelle Cristina Ciminnisi in riferimento al conferimento della cittadinanza onoraria a Mauro Rostagno. «La città di Trapani riconosce il valore della verità e dell’impegno civile. È un atto che restituisce dignità alla memoria di un uomo che ha dato tutto per questa terra. Onorare questa cittadinanza – ha concluso la deputata Ciminnisi – significa scegliere ogni giorno di essere trapanesi, con lo stesso coraggio di Mauro».