Il Marina di Ragusa è una squadra da battere «Calciatori-lavoratori, meglio dei pronostici»

«Siamo più avanti rispetto anche ai migliori pronostici. Abbiamo costruito una squadra che facesse bene e potesse stare nei piani alti della classifica». Il ds del Marina di Ragusa, Nunzio Calogero, commenta così la prima parte di stagione che ha visto la squadra iblea conquistare il titolo di campione d’inverno, guidando la classifica con sei punti di vantaggio sul Santa Croce: «Avere un ruolino di marcia come il nostro – spiega il dirigente a MeridioNews – non è facile e in più siamo anche ai quarti di Coppa Italia». Un andamento non facile, soprattutto se si considera la rivoluzione di inizio stagione: «La squadra è tutta nuova, così come è nuovo il mister. Abbiamo giocatori anche di categoria superiore e che, quindi, si dovevano calare in questo torneo. Ma al primo step possiamo dire di aver fatto una metà di stagione bella da ogni punto di vista».

Al momento, però, c’è da terminare il campionato e raggiungere gli obiettivi: «Quello di Campioni d’inverno è un premio di cartone, perché poi i conti si fanno tra aprile e maggio. Noi siamo riusciti a creare un gruppo di uomini e professionisti. In tanti lavorano, ma quando c’è da allenarsi, anche al freddo, nessuno tira indietro la gamba e si risparmia». E a proposito dei giocatori che non vivono solo di calcio, il dirigente fa una rapida rassegna: «C’è chi fa il pasticcere nel bar del padre – prosegue Calogero – i fratelli Arena gestiscono una serra di prodotti biologici, D’Agosta lavora al mercato ortofrutticolo, poi c’è chi lavora nel settore della ristorazione e un ragazzo che fa il muratore che ogni sera viene ad allenarsi prendendo il motorino e facendosi una ventina di chilometri».

A guidare il gruppo è mister Utro, nuovo arrivato sulla panchina iblea: «Le decisioni le prendiamo con gli altri dirigenti perché noi siamo una famiglia. Ognuno ha le proprie competenze e ci confrontiamo tra di noi. La scelta del mister è stata condivisa da tutti, sapevamo che persona e che professionista avremmo preso. Non guarda mai l’orologio e ha sposato in pieno la causa Marina. Scelta migliore non potevamo fare». Con l’inizio del girone di ritorno e il mercato appena concluso, si dice spesso che cominci un altro tipo di campionato. E alcune avversarie sono temibili: «L’Enna – spiega ancora Calogero – ha fatto investimenti importanti acquistando giocatori dal campionato di Eccellenza, così come lo Sporting Augusta e il Misterbianco. Il Santa Croce ha acquistato gente che non ha bisogno di presentazioni. Si sono rinforzate un po’ tutte, tranne noi. Abbiamo sondato il mercato ma non abbiamo trovato nulla di funzionale per la squadra, anzi abbiamo perso Vitale che ha abbandonato la squadra per problemi di studio».

Adesso lo staff tecnico sta valutando alcuni giovani che potrebbero entrare a far parte della squadra: «Stiamo lavorando tanto sui giovani, classe 1999 e 2000 che per ora si allenano con noi e sicuramente qualcuno verrà tesserato. Nel girone di ritorno sarà più dura, perché ormai tutte le squadre si conoscono». Il girone d’andata ha dimostrato che il Marina di Ragusa è la squadra da battere, ma nelle restanti partite servono conferme: «Faccio gli scongiuri, perché i campionati si vincono sempre dentro il campo. Lottiamo su due fronti, campionato e Coppa Italia e vincere quest’ultimo trofeo significa promozione diretta. Giocare il mercoledì per gente che lavora rappresenta dei sacrifici enormi. Noi speriamo di vincere comunque il campionato e poi portare il Marina di Ragusa a Marina di Ragusa». A tal proposito, il dirigente aggiunge: «Stanno rifacendo il campo sportivo e il primo obiettivo è quello di rientrare alla base. Poi potremo programmare al meglio la stagione futura che sarà già studiata dai primi di giugno o, per lo meno, a obiettivo raggiunto. Vogliamo programmare – conclude il ds Calogero – una stagione importante».


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