Scoperto un traffico di droga internazionale con base nella provincia etnea. Il motopeschereccio, salpato dal porto di Ognina, si approvvigionava in Grecia della droga che arrivava dall'Albania, per poi tornare ad Acitrezza. Un business da circa dieci milioni di euro. Otto gli arrestati nell'operazione Luna rossa, quasi tutti pregiudicati, ma si indaga ancora sull'organizzazione che li sosteneva
Marijuana, bloccati oltre duemila chili «Il più grande sequestro in Sicilia»
Si è conclusa l’operazione Luna Rossa della polizia con il più ingente sequestro di sostanze stupefacenti mai realizzato in Sicilia. Duemila e 62 chilogrammi lordi di marijuana sono infatti stati bloccati a bordo del peschereccio Giammarco nel porto di Acitrezza, nella notte dell’uno aprile, da cui erano appena scesi Roberto Francardo, Fortunato Alecci e Alessandro Zuccaro. I due sono stati bloccati insieme ai complici che erano arrivati a bordo di un furgone isotermico in cui avrebbero dovuto stipare la droga, Giovanni Stabile, Santo Litrico e Samuele Coco. Tra gli arrestati anche Gaetano Costanzo e Fabio Stabile indiziati per lo stesso reato di cui sono accusati gli altri, tutti – tranne Samuele Coco – pregiudicati o con precedenti di polizia.
«Abbiamo chiuso il cerchio di un’attività di indagine iniziata il 26 marzo arrestando un equipaggio di pescatori che riteniamo facciano parte di una organizzazione più ampia per cui continueranno le indagini», dichiarano gli inquirenti. Dalle analisi svolte è emerso che il motopeschereccio è salpato il 28 marzo dopo la mezzanotte dal porto di Ognina alla volta della Grecia «dove avveniva l’approvvigionamento di droga che probabilmente arrivava dall’Albania», spiegano dalla polizia. L’imbarcazione è stata quindi seguita con un elicottero fino al rientro in Italia, la notte dell’uno aprile, nel porto di Acitrezza.
«La nave di circa 12 metri era stipata fino all’inverosimile», dichiarano ancora gli inquirenti. Sono 125 i sacchi rinvenuti contenenti 16 chili e mezzo ciascuno «per un valore complessivo all’ingrosso di circa dieci milioni di euro che frutta almeno il triplo sul mercato», concludono dalla polizia.