Il 30enne Francesco Saporito è stato condannato con rito abbreviato. La violenza avvenne la notte del 23 luglio fuori da una discoteca a Santa Teresa di Riva, nel Messinese
Mandò in coma un ragazzo con un pugno in faccia Condannato a sette anni di carcere per lesioni gravi
Un solo pugno in pieno volto ha quasi causato la morte di un ragazzo di 27 anni. Oggi il gip Eugenio Fiorentino ha condannato a sette anni di reclusione il 30enne Francesco Saporito, che la notte del 23 luglio ha colpito Gianluca Trimarchi, 27 anni.
Per l’aggressione verificatasi a Santa Teresa di Riva fuori da una discoteca è arrivata la condanna durante l’udienza per il rito abbreviato scelta da Saporito, istruttore di arti marziali. L’accusa, rappresenta da pm Francesca Bonanzinga, aveva chiesto 10 anni di reclusione per tentato omicidio, ma il giudice ha derubricato il reato in lesioni gravi.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Saporito picchiò Trimarchi per una banale lite per un parcheggio. Il 30enne sferrò un solo pugno e mando in coma il ragazzo che fu anche operato al cervello e rimase in bilico tra la vita e la morte per mesi. Lo stesso Saporito poco dopo i fatti si era recato dai carabinieri raccontando di aver agito per legittima difesa. Ma le indagini hanno dimostrato il contrario. Saporito dovrà ora tornare in carcere.