Ludovico, Ludovico, quante bugie che ci racconti…

Mentre proseguono le grandi manovre per chiudere le liste dei candidati in vista delle elezioni regionale del prossimo 28 ottobre, la formazione professionale tiene banco. E, tanto per cambiare, il protagonista è il pidiessino Ludovico Albert, anello di conginzione tra il gota romano e piemontese (D’Alema, Bersani, Fornero, Barca, Fassino) del partito ed il gruppo dei “big siciliani” (Cracolici, Lumia, Papania, Gucciardi, Cardinale, Geneovese, Rinaldi).

Questa volta (tanto per cambiare) poniamo la lente d’ingrandimento sulla coerenza mostrata da Albert nel dare seguito a ciò che sottoscrive. Infatti, da perfetto incoerente (che si faccia così nel suo partito?), mentre il 9 agosto scorso ha sottoscritto un protocollo con le parti sociali per bloccare l’erogazione della Cassa integrazione nel settore della formazione professionale, dall’altro piovono a gogò gli accordi sindacali per allungare l”ammortizzatore sociale. (nella foto a sinistra, una metafora di Ludovico Albert, che nella formazione professionale siciliana ha trovato il paese dei balocchi…) 

Lungi dal criticare l’uso dello strumento di sostegno reddituale sostitutivo alla retribuzione, ciò che preme sottolineare è “il carattere di eccezionalità e straordinarietà” ed il suo uso. In pratica, riconosciuto “in fretta e furia” il criterio straordinario sia ad Ial Sicilia che ad Enfap, il giorno dopo (10 agosto) la firma del protocollo di blocco della Cassa integrazione, Albert ha bloccato ogni intesa sindacale successiva.

Peccato, però, che sono continuate a piovere sulla sua scrivania le intese sindacali sull’allungamento della Cassa integrazione. L’ultima, in ordine di tempo, quella dell’Ecap di Palermo, i cui lavoratori resterenno in Cassa integrazione fino al 30 settembre per rientrare dal primo di ottobre, almeno in questo sperano i lavoratori. Altro che avvio delle attività didattiche dell’Avviso 20/2011 per il 13 settembre! Ci avviciniamo alla fine del mese di settembre e circolano con insistenza voci incontrollate circa lo slittamento agli inizi di gennaio 2013 delle attività. Certo, oramai che i paradossi non sono più sufficienti a descrivere una realtà che supera i confini di qualsiasi bugia.

Solamente poco meno di un quinto dei 604 decreti di finanziamento a valere sull’Avviso 20/2011 risulterebbero registrati dalla Corte dei Conti. Altra bugia di Albert: ma i decreti non dovevano essere registrati entro i primi giorni di settembre 2012 per avviare tutte le attività entro il 13 settembre? La verità è che Albert le può sparare grosse, tanto la piagnucolona della Elsa Fornero alza il telefono per ricordare ai siciliani, gente del Sud, che Albert è “a casa sua” e non si tocca. (e meno male che il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, è autonomista e non prende ordini da Roma…).   

Una vera e propria ecatombe su tutti i fronti, la gestione di Albert del settore della formazione professionale, avallata politicamente da Pd ed Mpa, ma anche da Fli ed Mps. Gli Enti formativi, nel frattempo divenuti società di capitali, si sono scoperti dilegenti e non rischiano di avviare le attività didattiche senza il decreto di finanziamento notificato dall’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. L’ennesimo paradosso targato Albert.

Ma come: per trent’anni gli organismi formativi, giuridicamente senza finalità di lucro, hanno avviato le sotto la propria responsabilità le attività, ed ora, scopertisi imprenditori, non rischiano nulla e tengono tutti in Cassa integrazione? E’ probabile, quindi, che gli utili facciano gola a tanti. E poi serviranno a taluni, con ogni probabilità, per foraggiare la campagna elettorale di qualche big della politica.

Albert ancora una volta, si mostra duro con i deboli ed immensamente incoerente. Ma guai a parlare di rimuoverlo, rischieremmo di avere il Consiglio dei Ministri, nella sua collegialità, giù in Sicilia a battere i piedi per ricollocarlo a capo del dipartimento Istruzione e Formazione professionale. Nel nome dell’Autonomia siciliana…


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Mentre proseguono le grandi manovre per chiudere le liste dei candidati in vista delle elezioni regionale del prossimo 28 ottobre, la formazione professionale tiene banco. E, tanto per cambiare, il protagonista è il pidiessino ludovico albert, anello di conginzione tra il gota romano e piemontese (d'alema, bersani, fornero, barca, fassino) del partito ed il gruppo dei "big siciliani" (cracolici, lumia, papania, gucciardi, cardinale, geneovese, rinaldi).

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