L’odissea di Villa Alliata, abbandonata nel degrado Mobilitazione per dimora stregata del Principe mago

Un tempo circondata dal verde, oggi confusa tra gli edifici di via Serradifalco. Sopravvissuta al Sacco di Palermo, ora rischia di morire silenziosamente, dimenticata da tutti. Lo splendore del passato e la miseria del presente segnano la storia di Villa Alliata di Pietratagliata, gioiello architettonico realizzato da Francesco Paolo Palazzotto intorno al 1885. Un piccolo castello in stile neogotico che ricorda quelli delle fiabe ambientate nel Medioevo, che è stata dimora del principe Raniero Alliata di Pietratagliata, soprannominato il Principe mago. Occultista, esperto di esoterismo, teosofia e spiritismo, Raniero si occupò anche di entomologia: la sua collezione di insetti esiste ancora ed è conservata al Museo Regionale Palazzo D’Aumale di Terrasini.

Un personaggio eclettico ed eccentrico, dal carattere e dai modi che rappresentavano l’aristocrazia del periodo: manteneva l’orgoglio tipico della sua classe nonostante il tramonto della Belle Époque e l’alba di un nuovo secolo, il Novecento, in cui non si sentiva a suo agio. Per queste ragioni – complice anche una forte perdita al gioco – scelse di ritirarsi nella sua dimora e di dedicarsi agli studi occultistici e scientifici, facendo della villa luogo di incontro di biologi e parapsicologi provenienti da tutta Europa, frequentato anche da siciliani illustri come Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il principe ereditò la villa dai genitori Luigi Alliata e Bianca Notarbartolo e vi dimorò fino al 1979, anno in cui morì. Racconta Bent Parodi nel suo romanzo Il Principe mago che Raniero, poco prima di morire, spinto dall’avvocato a pensare al testamento, rispose: «e perché mai? Io sono immortale». Con la morte del Principe ha inizio la fine della villa. Venduta dagli eredi, in seguito è stata confiscata ed è ancora oggi all’asta giudiziaria.

Intanto ha subito atti vandalici, furti e spoliazioni di ogni sorta: gli apparati decorativi in legno, il camino, le maioliche, gli stemmi sulle finestre. Il tempo e l’incuria poi hanno fatto il resto: solai crollati e cedimenti delle coperture a causa degli agenti atmosferici. Di recente però sembra si stia accendendo l’interesse nei confronti della villa, grazie al gruppo Facebook S.o.s. Villa Alliata di Pietratagliata che ne sostiene la campagna di voto come Luogo del Cuore Fai. Attraverso il link http://iluoghidelcuore.it/luoghi/palermo/villa-alliata-di-pietratagliata/8520 è possibile contribuire alla salvezza del monumento votandolo appunto come luogo del cuore. Un’occasione di riscatto per la villa, un’opportunità per risollevarla dal dimenticatoio in cui giace da anni.


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