Davanti alla scuola del quartiere Angeli Custodi il Comune ha mandato un idrante per fare pulizia. Nei giorni scorsi le mamme hanno minacciato di non mandare i figli a lezione per le pessime condizioni igienico sanitarie delle strade vicine
Livio Tempesta, acqua sulle proteste
«Ci hanno chiamato per buttare dellacqua perché qui cè puzza. Ci fanno la pipì i cani, o non so cos’altro» spiega loperatore della cooperativa Ipi Oikos, in servizio per il comune di Catania, che abbiamo trovato davanti alla scuola Tempesta del quartiere degli Angeli custodi ieri mattina. Allindomani delle minacce delle madri del quartiere di non far entrare a scuola i propri figli per le pessime condizioni igienico sanitarie della zona, sembra quindi che dal Comune abbiano voluto mettere una pezza, anche se la puzza, seppur attenuata, rimane. «Meglio avere i figli a casa che portarli qui per rischiare la loro salute» avevano tuonato.
Le lezioni vanno avanti ma si svolgono sempre con le finestre chiuse. Ovunque cè odore di spazzatura o di pipì, e al di là delle condizioni igienico sanitarie di certo non buone, non si può fare lezione con la puzza letteralmente sotto il naso, anche con il caldo. Daltra parte il plesso scolastico è circondato da cassonetti, in cui non ci sono soltanto i classici sacchetti della spazzatura indifferenziata, ma anche un tavolo, calcinacci e tanto altro. «Non si può neanche passare per la troppa puzza, ma i miei figli li porto lo stesso a scuola, che altro posso fare? Le finestre, però, sono proprio sopra la spazzatura e i bambini non respirano» ci dice una mamma.
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Le mamme e gli abitanti aspettano che tutta la zona venga lavata e ripulita. Si vedrà così se il passaggio del camion della cooperativa Ipi Oikos rappresenta un concreto segno di attenzione per la scuola e l’intero quartiere, o se invece resterà un caso isolato figlio delle ultime proteste.
[Foto di Always Sometimes Never]