«Licenziati dopo l’incidente» Una hostess contro la Windjet

«Per ciò che riguarda il licenziamento, siamo certi di aver agito correttamente in quanto prima della scadenza del periodo di prova abbiamo provveduto a notificare alla signora la nostra decisione. D’altronde crediamo sia normale che un’azienda possa gestire la rotazione dei suoi effettivi a seconda delle difficoltà del momento e nel rispetto delle disposizioni vigenti». Così risponde la Wind Jet alla lettera aperta che l’ex hostess Chiara Falsaperla ha spedito ai giornali per raccontare «la sua amara esperienza» con la compagnia aerea catanese. Che l’anno scorso, da un lato, ha licenziato lei e 13 suoi colleghi e, dall’altro, ha continuato a bandire corsi (a pagamento) per formare nuovi assistenti di volo.

Questa però è l’unica risposta alle tante domande che la lettera dell’ex dipendente solleva. Una su tutte: «Perché la compagnia licenzia 14 persone già formate e valide per esubero di personale e nello stesso momento apre le selezioni ai corsi?» chiede invano la Falsaperla nella sua lettera.

Ma andiamo con ordine. Chiara racconta di essere diventata assistente di volo in seguito a uno dei corsi a pagamento dell’azienda, al costo di 4500 euro. Assunta a  tempo indeterminato a maggio, viene licenziata in tronco a ottobre, prima che scadessero i sei mesi di prova, nonostante dichiari di aver ricevuto «complimenti e schede di valutazione positive dai colleghi e dai responsabili di cabina».

La motivazione, però, non è scritta nella comunicazione di licenziamento e dipenderebbe dall’incidente che ha visto coinvolto un velivolo della compagnia all’aeroporto di Palermo nel settembre del 2010. «Il telegramma – racconta l’ex hostess – fu seguito da una telefonata dalla Cabin crew manager, la quale con tono falsamente rammaricato ci disse che dovevano licenziarci per esubero di personale. L’incidente di Palermo ha messo in crisi la compagnia: dobbiamo licenziarvi, anche se non avremmo mai voluto”. Queste – aggiunge – furono le parole che incassai amaramente quel giorno».

Prima di pubblicare la denuncia di Chiara, abbiamo aspettato la replica dell’azienda. Firmata dall’ufficio stampa, è arrivata dopo tre settimane di attesa. Peccato che molte delle nostre domande non sono state soddisfatte. Perché la Wind Jet continua a organizzare nuovi corsi per formare assistenti di volo se ha esuberi di personale? Che impatto ha avuto sulla stabilità economica dell’azienda l’incidente di Palermo? Sono solo alcune delle questioni rimaste ignorate.

La Falsaperla denuncia anche che, questa estate, sono stati assunti degli assistenti a tempo determinato. Perché per colmare l’esigenza di nuovo personale durante il periodo estivo non sono state chiamate le persone già formate dalla compagnia? Ancora silenzio da parte della Windjet.

Inoltre, non tutti i colleghi assunti insieme alla hostess catanese hanno perso il posto. Sul volo di Palermo, coinvolto nell’incidente, «in servizio quel giorno c’era proprio una ragazza del nostro corso C. Ebbene, l’unica corsista che mantenne il posto di lavoro fu proprio lei. A voi l’interpretazione di tale scelta», scrive la Falsaperla. L’azienda non risponde. Forse anche lei vuole lasciare l’interpretazione al lettore?

[Foto di virtualpilot88]


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