Rifondazione Comunista giudica non più tollerabili le conseguenze sui cittadini del ritardo che la gran parte dei comuni della provincia e lo stesso Comune di Palermo continuano ad accumulare nell’applicazione della norma che prevede la graduazione degli sfratti in base ad elenchi di morosi incolpevoli di esclusiva pertinenza degli assessorati comunali.
Secondo il segretario di Rifondazione comunista di Palermo, Franco Ingrilli è «Gravissimo che, consapevoli di non essere in grado di dare alcuna valida alternativa e di non aver predisposto alcun accompagnamento da casa in casa agli sfrattati nemmeno nei casi tutelati dalle convenzioni internazionali sui diritti dei minori e dei malati, si consideri con sufficienza la violazione di una norma che almeno concede l’allontamento dello spettro dello sfratto per mano della forza pubblica.»
Da un censimento fatto dalla Caritas pochi mesi fa, si evince che le famiglie di Palermo che vivono condizioni di estremo disagio abitativo sono circa 4000, di cui 1400 circa sono quelle facenti parte della graduatoria d’emergenza abitativa.
Oltre a queste, stando alle parole di Pellicane un centinaio di persone hanno perso la casa a seguito di perdita di lavoro. Vivono per strada, dormono sulle panchine piuttosto che in vecchie auto o in vecchi vagoni dei treni.
Il portavoce del Comitato 12 Luglio avverte che la condizione è costretta ad aggravarsi se consideriamo che a Palermo vengono mediamente convalidati 12/13 sfratti per morosità incolpevole al giorno. Va tenuto in considerazione che cè anche la graduatoria ordinaria che fa riferimento al bando per l’assegnazione di alloggi popolari che conta circa 9500 famiglie aventi diritto, a fronte di circa 300 alloggi popolari assegnati in 9 anni.
La legge sulla morosità incolpevole, approvata il 28 ottobre 2013 (L. 124/2013) , ha inspiegabilmente dovuto attendere sino al 14 luglio 2014 per la pubblicazione del decreto attuativo. Al ritardo e alle colpe del Governo, che ha disposto tra l’altro nel 2013 contributi statali per l’anno 2014 con trasferimenti solo nel 2015, adesso si aggiungono inerzia, omissioni e ritardi dei comuni nella sua applicazione per quanto di loro competenza.
L’art. 6 del decreto attuativo impone ai Comuni di comunicare ai Prefetti la lista delle famiglie con i requisiti per l’accesso ai benefici della legge, in modo da graduare l’uso della forza pubblica negli sfratti e di permettere la programmazione degli interventi di sostegno.
Ad oggi nella provincia di Palermo risultano aver cominciato ad attivarsi solo il Comune di Bagheria e quello di Ficarazzi.
«Sulla morosità incolpevole, il Comune di Palermo, nonostante i solleciti e le istanze di diversi cittadini continua a non dare alcuna attuazione a quanto previsto dalle legge e a non predisporre l’elenco delle famiglie che hanno i requisiti per essere definite in morosità incolpevole esasperando il conflitto tra proprietario ed inquilino e lasciando sole con il loro dramma decine di famiglie al mese.», dichiara Pietro Muratore, segretario regionale, che ribadisce la posizione del Partito della Rifondazione Comunista sulla necessità di immediata costituzione di un Assessorato alla Casa e al Patrimonio: «Di fronte al dramma del disagio abitativo strutturale e crescente e delle continue emergenze non è più rinviabile la creazione di un assessorato che si occupi esclusivamente del diritto alla casa e della gestione del patrimonio pubblico a fini sociali.»
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