Le sedute congiunte di Bianco e Crocetta Tutti i progetti anti-crisi, dalle scuole al verde

Con un ritardo di circa un paio d’ore da parte del governatore siciliano Rosario Crocetta, ma alla fine si è svolta regolarmente la seduta congiunta delle giunte siciliana e catanese. «Abbiamo inaugurato un nuovo metodo decisamente democratico che mette allo stesso tavolo il governo regionale con quello locale che è il punto di riferimento dei cittadini – afferma Crocetta – Non vogliamo imporre le decisioni prese, ma il nostro obiettivo è quello di collegarci con tutte le comunità». Soddisfatto anche il sindaco Enzo Bianco, «perché abbiamo affrontato con grande concretezza argomenti importanti inseriti nel mio programma», dichiara.

Tanti i punti all’ordine del giorno, numerosi quanto i nodi da sciogliere, tutti legati da un filo conduttore: la voglia, da parte di entrambe le giunte, di collaborare, al fine di risparmiare, ottimizzare e assottigliare la burocrazia. Una collaborazione che dovrà farsi sempre più attiva anche per effetto dell’abolizione delle Province e della creazione di consorzi e città metropolitane, come nel caso etneo. «Operazione per cui una delegazione catanese è già al lavoro insieme ai miei collaboratori in un processo molto democratico», afferma Crocetta.

A parlare ai giornalisti dei temi trattati è soprattutto il sindaco Bianco. Diverse le convenzioni che potrebbero essere firmate, da quella con il corpo forestale siciliano per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei parchi pubblici cittadini – boschetto della Playa, villa Bellini e parco Gioeni – a quella con l’Università o con la sovrintendenza ai Beni culturali per cercare di risolvere il problema della carenza di dipendenti alla biblioteca Ursino Recupero. «Alcuni laureandi potrebbero fare da supporto a quei dipendenti della sovrintendenza che venissero trasferiti – spiega Bianco – E, grazie a dei fondi europei, potremmo eseguire importanti lavori come la catalogazione e l’informatizzazione delle opere». Con dei fondi della presidenza della Regione e con carattere di urgenza, inoltre, verrà subito affrontato il problema dei tarli. «Faremo prestissimo una riunione con la direttrice Rita Carbonaro», promette Crocetta.

E, sempre in urgenza, altri fondi regionali verranno utilizzati per la sicurezza antincendio del teatro Massimo Bellini. Con un’azione congiunta per un totale di un milione e 200mila euro – di cui 400 mila da parte della Regione – si potrà assicurare l’apertura della prossima stagione tra pochi mesi. Mentre tramite l’accesso a dei fondi europei e all’inserimento di Catania nel patto dei sindaci  «attraverso cui potremo accedere a importanti risorse per l’occupazione», afferma Bianco – si pensa a progetti in chiave ecologista e di sicurezza. Come la creazione di impianti fotovoltaici in tutte le scuole e strumenti di prevenzione sismica. «Non a caso la delega alla protezione civile l’ho assegnata a Luigi Bosco – puntualizza il primo cittadino – Per la sua grande esperienza lavorativa nel campo».

Anche per effettuare interventi allo scopo di evitare il dissesto idrogeologico si vorrebbero utilizzare fondi europei, come per completare l’allacciamento dei comuni vicini al canale di gronda. Progetti europei, ancora, per il recupero della vecchia Manifattura tabacchi, «che potrebbe diventare sede per istituzioni secondarie come l’Accademia di belle arti o il Liceo musicale, oppure un museo», spiega Bianco. Mentre un liceo polivalente potrebbe essere inaugurato a Librino, insieme a una zona franca, come nella parte industriale della città, per le attività produttive.

Rassicurazioni importanti arrivano poi nel campo del commercio e dei trasporti. Annunciato un testo unico per le attività commerciali, e «il presidente ha assicurato che non verrà concessa nessuna nuova licenza per parchi commerciali nel catanese, ne abbiamo già abbastanza», dichiara soddisfatto Bianco. Non solo. «Possiamo anche dire che il pericolo di sventramento della città per consentire il raddoppio ferroviario è sventato», afferma ancora il primo cittadino. «Il progetto che lo prevede – aggiunge il governatore Crocetta – non è mai stato sottoscritto dalla Regione, perché andava discusso con il sindaco della città, ciò che stiamo facendo».  Il governatore passa poi al tema dei cantieri. Il bando per progetti fino a tre mesi partirà tra pochi giorni e interessa circa 20mila siciliani. «È un piccolo intervento che aiuta a combattere la povertà e garantisce l’abbassamento delle tensioni sociali – spiega Crocetta – Ma di certo non sostituisce gli interventi del governo nazionale».

Altro tema della fitta lista è poi il turismo. Dalla rivalutazione dell’Oasi del Simeto – con il plauso del governatore regionale al sindaco etneo per l’azione di abbattimento ieri di una casa abusiva – alla rivalutazione generale delle bellezze naturalistiche di cui disponiamo e «in cui spesso troviamo anche il più alto rischio sismico e abitazioni abusive», dice Rosario Crocetta. Ma la vera protagonista è l’Etna. «Serve un programma specifico che ci aiuti a gestirne il parco e proteggerlo al contempo, adesso che è sito Unesco, ancora di più», dichiara il governatore regionale. Ma, per farlo, servono i collegamenti per raggiungere prima Catania e poi il suo vulcano. «Anche per questo stiamo ragionando e presto incontreremo i vertici di Alitalia che oggi stanno presentando un piano strategico che vedrà molte più rotte in Sicilia, soprattutto a Catania», aggiunge Enzo Bianco.

E infine, nella riunione congiunta di oggi, non poteva di certo mancare il capitolo conti del comune etneo. E  il pericolo principale da evitare: il dissesto. «Valuteremo la strada di risanamento approntata dal mio predecessore, faremo una serie di incontri dialogando sia con la Regione che con la ragioneria dello Stato e faremo il possibile per scongiurare il default», sostiene Enzo Bianco. Una situazione di crisi che si riversa anche sui lavoratori, come i pulizieri della Dussmann che, mentre si svolge la riunione, chiedono di poter incontrare il presidente e il sindaco per discutere della loro situazione lavorativa. Dovrebbero ricevere la cassa integrazione per i mesi di luglio e agosto, ma non risultano i documenti. «Lavoriamo soltanto due ore e guadagniamo una miseria, ci vogliono togliere anche la dignità?», lamenta una signora. L’incontro non avviene, ma i lavoratori tornano a casa con un appuntamento fissato dall’assessore comunale Marco Consoli.


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Si sono riuniti nella città etnea i governi regionale e comunale per discutere, insieme, dei problemi della città e di come affrontarli. Un nuovo metodo, più democratico, secondo il presidente siciliano, perché «noi non vogliamo imporre le decisioni dall'alto», spiega. E mentre dentro il palazzo si discute dei numerosi temi all'ordine del giorno, i lavoratori Dussmann chiedono udienza dalla piazza per sapere che fine ha fatto la loro cassa integrazione

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