Un asse fra il paese della discarica e Aci Castello, altro Comune al voto il 28 aprile, per blindare l'esito delle elezioni. Lo scenario viene smentito, ma impazza ormai da settimane
Le felpate intese Lega-Pd placcate di civismo Carrà e Sammartino di nuovo insieme a Motta?
Uno scambio di «favori» che va oltre la realpolitik, capace di passare sopra dissapori e simboli di partito sulla carta inconciliabili. È quanto si starebbe concretizzando sull’asse Motta Sant’Anastasia-Aci Castello in vista delle Amministrative del 28 aprile in entrambi i Comuni. Lo scenario, ricostruito su La Sicilia, viene smentito dai diretti interessati, nonostante impazzi ormai da settimane su chat e discussioni di addetti ai lavori e non. Da un lato ci sarebbe la Lega che, su diretta indicazione di dirigenti provinciali in primo piano come Anastasio Carrà e Piero Lipera, si svuota del proprio zoccolo duro ad Aci Castello per travasarlo in una lista civica a supporto di Carmelo Scandurra, il candidato sindaco scelto dal parlamentare del Pd Luca Sammartino. Dall’altro lato, a Motta, il sindaco Carrà in cerca di rielezione sarebbe pronto ad accogliere nella sua lista civica gli uomini del renziano da 30mila e passa preferenze.
Molto più, dunque, che una semplice mano d’aiuto placcata col solito civismo che va alla grande nei piccoli centri. Motta Sant’Anastasia è il paese della discarica di Tiritì-Valanghe d’Inverno della famiglia Proto, amici di lunga data della famiglia Sudano. La senatrice Pd Valeria, nipote dell’intramontabile parlamentare democristiano Mimmo Sudano, ha scalato in tandem con Sammartino il centrosinistra siciliano. Il duo funge da autentico serbatoio elettorale dell’area renziana in Sicilia e conta su un buon radicamento a Motta. Tanto da risultare decisivo, cinque anni fa, proprio per l’affermazione elettorale di Carrà per una manciata di voti. Ma dopo il 2014 l’intesa fra big sponsor e sindaco va in frantumi, e Carrà comincia il percorso con la Lega.
L’odierno ritorno di fiamma, a fari spenti, si consumerebbe forse sotto la pressione delle crescenti quotazioni del principale sfidante dell’uscente: il leader dell’opposizione, volto di punta della battaglia no discarica, Danilo Festa. Terzo attore della partita è Natale Consoli, centrista legato anch’egli a Sammartino che però, nelle ultime ore, sarebbe finito suo malgrado nei panni del candidato sindaco mollato dai renziani. Se la pace Sammartino-Carrà dovesse essere reale, sostengono i retroscena che il sindaco smentisce seccamente, a breve dovrebbe andare in onda la migrazione degli uomini forti del dem verso la lista civica del sindaco
Gli occhi sono puntati sulle mosse di Gaetano Vitale, consigliere uscente, scudiero di lunga data di Sammartino, che in effetti una posizione netta non la adotta ancora. «Ma solo perché in questo momento a Motta c’è grande confusione, nelle liste destra, sinistra e 5 stelle sono tutti mischiati – spiega a MeridioNews – e dunque ho deciso di fermarmi un attimo a riflettere». Il suo nome viene accostato a Consoli, orientamento confermato dal consigliere che, tuttavia, riserva parole al miele anche per il sindaco: «Carrà ha lavorato bene, è stimato dalla gente». Può davvero succedere di tutto? Certo, eppure secondo Vitale gli onorevoli non c’entrano: «In questo momento sono con Consoli, ma non mi sento di escludere nulla e deciderò da solo, pur rimanendo uomo vicino a Sammartino, vista anche la grande amicizia che ci lega». Solo a liste presentate, insomma, si potranno tirare le somme.