E' drammatico il bilancio del naufragio di stamattina a lampedusa. Il numero delle vittime, cresce di ora in ora. Quando sono circa le 18, sono 94 i corpi recuperati. Quattro i bambini. Ne mancano all'appello circa 250. Ma proprio qualche minuto fa, un'altra terribile notizie: secondo i sommozzatori, nel relitto della barca, ci sono almeno un centinaio di morti. Ne sono stati salvati 155. Sull'imbarcazione erano in 500.
Lampedusa, i soccorritori: “Un centinaio di morti nel relitto”
E’ drammatico il bilancio del naufragio di stamattina a Lampedusa. Il numero delle vittime, cresce di ora in ora. Quando sono circa le 18, sono 94 i corpi recuperati. Quattro i bambini. Ne mancano all’appello circa 250. Ma proprio qualche minuto fa, un’altra terribile notizie: secondo i sommozzatori, nel relitto della barca, ci sono almeno un centinaio di morti. Ne sono stati salvati 155. Sull’imbarcazione erano in 500.
Le scene che arrivano dall’Isola sono devastanti. I corpi, coperti da un telo, distesi sul molo. Si cercano bare, che arriveranno stasera su un aereo speciale: “Dal punto di vista dei numeri delle vittime è una tragedia senza precedenti. In tanti anni di lavoro qui non ho mai visto nulla di simile” ha detto il medico responsabile del Poliambulatorio di Lampedusa Pietro Bartolo – Purtroppo non ci servono ambulanze – spiega Bartolo – ma carri funebri”.
Oggi si è recato sull’Isola, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano. Che ha garantito il suo impegno affinché l’Europa intervenga in quella che è una sua frontiera: quella più a Sud, il ponte con l’Africa. Anche il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha annunciato che andrà a Lampedusa. Probabilmente dirà le stesse cose.
I politici di turno dicono sempre le stesse cose dinnanzi a tragedie come questa. Salvo poi non fare niente. E come potrebbero? Dovrebbero fare la voce grossa a Bruxelles. E non possono. Sono servi di una Unione europea, buona solo a stritolare il Paese con politiche economiche dettate dalle oligarchie finanziarie che affama i popoli. E ai servi, si sa, non è concesso alzare la voce.
Anche da Bruxelles, comunque, è arrivata qualche dichiarazione di circostanza: sono tutti addolorati. Domani è un altro giorno. Il dolore gli passerà. E si tornerà a parlare di cose davvero importanti: come stritolare gli europei per salvare i Paesi più forti e le banche.
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