Ieri è stata l'occasione per fare un punto della situazione tra ciò che è stato fatto e ciò che si deve ancora fare nel quartiere Albergheria. Intanto la neonata associazione dei commercianti "Mercato Storico Ballarò" si è presentata all'amministrazione e insieme inizieranno a co-organizzare la rinascita del mercato
La rinascita di Ballarò coinvolge anche altri mercati Leoluca Orlando: «Percorso insieme per il rilancio»
È stato presentato un documento al sindaco Orlando e alla sua giunta presente ieri a Santa Chiara al gran completo. Sos Ballarò, l’assemblea di quartiere nata poco più di un anno fa dopo l’incendio al pub sequestrato al boss mafioso Nicchi, aveva già incontrato il primo cittadino e gli assessori undici mesi fa e già allora era stato definito un documento per punti di cose da fare nel quartiere Albergheria. Ieri è stata l’occasione per fare il punto della situazione tra ciò che è stato fatto e ciò che si deve ancora fare. Intanto la neonata associazione dei commercianti Mercato Storico Ballarò si è presentata all’amministrazione e entrambi i movimenti si sono soffermati sulla rinascita del mercato nel nuovo documento presentato al sindaco.
Tra i punti del documento c’è il riconoscimento di mercato storico da parte del comune, il suolo pubblico gratuito per i commercianti, la richiesta di un’area parcheggio in via Mongitore esente da Ztl per favorire chi vuol venire a fare la spesa, una campagna informativa e pubblicitaria su Ballarò, l’avvio della raccolta differenziata dentro il mercato, l’intitolazione di una piazzetta da intitolare a Peppe Schiera uno dei primi artisti di strada palermitani. «Da parte dell’amministrazione – dice Orlando – c’è la massima apertura per rilanciare e regolarizzare il mercato di Ballarò. La stessa attenzione sarà rivolta agli altri mercati della città, come Vucciria, Capo e anche la via Montalbo. Co-organizziamo il mercato insieme, noi ci siamo».
«Ballarò è di tutti e tutti devono averne cura – aggiunge il sindaco -. Stiamo predisponendo tutta la segnaletica urbana per il percorso Arabo-Normanno che non riguarda il mercato ma i monumenti e faremo inserire dei segnali con l’indicazione per il mercato di Ballarò. L’idea è quella di trovare una formula vincente per far diventare i mercati un bene della città, ovvero comunali». Anche l’assessore alle Attività Produttive Giovanna Marano è d’accordo: «Dobbiamo trovare la strada per avviare un percorso partecipato – spiega -. All’interno del documento ci sono dei punti che andranno discussi con l’associazione per riqualificare il mercato nel suo complesso, incontriamoci e discutiamone».
Il portavoce della nuova associazione è Giacomo Terranova della storica azienda Caramelle Terranova con sede proprio all’Albergheria. «A chi ancora nel quartiere si spaventa del cambiamento, della presenza di vigili e polizia nel territorio noi cerchiamo di spiegare che puntando sul turismo, potremmo anche dare un lavoro regolare a chi per ora vive di escamotage. – dice Terranova – lo stesso proviamo a fare con i locali notturni che continuano a fare eccessivo rumore nelle ore notturne, spieghiamo che nel quartiere ci sono tanti B&B e se loro eccedono con il volume della musica, i turisti scappano. Nel momento in cui la musica dei locali sarà ad un volume tollerabile, i turisti magari andranno lì a bere qualcosa e anche i pub potranno beneficiarne. È questione di dare esempi di civiltà e questi sono i primi passi verso un vero cambiamento e un processo virtuoso che possa dare un nuovo volto a Ballarò».