Proseguono le indagini sulla morte di Ayman Serti, il 16enne di origini marocchine trovato morto con il corpo in parte carbonizzato giovedì sera nell’area del parcheggio vicino al campo sportivo di Merì, piccolo comune a circa 35 chilometri da Messina. In attesa dei risultati dell’autopsia e degli esami tossicologici che sono stati disposti dalla procura, si procede anche con le analisi e gli accertamenti sul cellulare della vittima. Al momento, infatti, dalla procura di Barcellona Pozzo di Gotto che coordina le indagini dei carabinieri su quanto avvenuto, non si esclude nessuna ipotesi: da quella di un suicidio all’ombra del bullismo. Nei giorni scorsi sono stati sentiti i familiari del giovane – che escludono si sia trattato di un gesto volontario compiuto dal 16enne e, per questo, hanno già nominato un legale – gli amici e quanti avevano avuto contatti con lui nell’ultimo periodo. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori c’è proprio la vita del ragazzo, sia per quanto riguarda l’ambito scolastico – frequentava un istituto superiore – che per il suo giro di amicizie e frequentazioni. L’amministrazione comunale di Merì, in segno di lutto, ha cancellato tutte le manifestazioni previste per i giorni di Carnevale.
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