È bastato sperimentare per un mese la nuova viabilità al viale Vittorio Veneto, dopo la realizzazione della corsia per il Brt, e già l’amministrazione comunale di Catania tenta di correre ai ripari. O, quantomeno, di cucire pezze su un buco che l’inizio delle lezioni nelle scuole della zona potrebbe fare diventare enorme. Sulla viabilità i cittadini non transigono e alle critiche feroci Palazzo degli elefanti risponde con una determina, firmata dal comandante della polizia municipale Stefano Sorbino, che modifica alcuni sensi di marcia, nella speranza che le «varie criticità» riscontrate si possano correggere.
Nei sei articoli che compongono il documento municipale, in primo luogo si istituisce il divieto di fermata per tutti i veicoli in viale Vittorio Veneto nei tratti che vanno da viale Raffaello Sanzio a via Sassari e da via Trieste a corso delle Province, almeno sul lato ovest. Cioè, per intenderci, il lato della carreggiata che dalla circonvallazione va verso corso Italia. Sullo stesso lato della strada, però, è stata istituita un’area di sosta riservata ai ciclomotori: in tutto sono previsti dieci stalli per i motorini. In via Caserta è stato stabilito il senso unico di marcia, da viale Vittorio Veneto e fino a via Oliveto Scammacca. All’incrocio è istituito l’obbligo di arresto (Stop).
Dall’altro lato di viale Vittorio Veneto (in direzione circonvallazione), è stato invece creato il divieto di sosta con rimozione coatta dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 13 alle 14, nel tratto che va da via Postumia a via Vicenza. In modo tale da lasciare liberi gli spazi per le automobili degli adulti che accompagnano i minori al circolo didattico Mario Rapisardi, struttura scolastica proprio su viale Vittorio Veneto. Le vetture dei genitori potranno sostare per un massimo di 15 minuti, tempo «verificato tramite disco orario». Ancora più in basso, oltre via Giacomo Leopardi, da via Trieste (poi via Firenze) sarà obbligatorio svoltare a destra all’incrocio con viale Vittorio Veneto.
Ultima misura riguarda il ripristino degli stalli a pagamento per le automobili. I provvedimenti adottati dall’amministrazione, infatti, poiché prevedono in alcuni tratti i divieti di fermata per evitare i restringimenti della carreggiata (in corrispondenza degli incroci con viale Raffaello Sanzio e con corso delle Province), eliminano diversi posti auto contrassegnati dalle strisce blu e affidati alla società partecipata Sostare, che gestisce i parcheggi a pagamento. Per recuperare quelli perduti, in via Sassari, da largo Bordighera a viale Vittorio Veneto, sei nuovi posti auto saranno dipinti di blu.
Le contromisure dell’amministrazione, però, non sembrano bastare. Né ai cittadini (che hanno organizzato due giorni fa un flash mob con tanto di mascherine antismog, sdraio e finto pic-nic), né all’opposizione consiliare. Questa mattina, il consigliere comunale Giuseppe Gelsomino (Catania 2.0) ha protocollato a Palazzo degli elefanti una richiesta di convocazione urgente della conferenza dei capigruppo, alla presenza del sindaco di Catania Salvo Pogliese e del presidente dell’Amt Giacomo Bellavia, oltre che dell’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Arcidiacono. «Noi vogliamo che venga smontato tutto – dichiara a MeridioNews Gelsomino – Non è perché siamo contrari alla mobilità sostenibile, ma è una questione di sicurezza: non resta spazio per il passaggio di ambulanze o mezzi dei vigili del fuoco».
Questo per via del restringimento della carreggiata dell’intero viale Vittorio Veneto che, tra lingua destinata al Brt e stalli di sosta, rimane a una sola corsia per senso di marcia. «Le modifiche alla viabilità non sono sufficienti – conclude Gelsomino – e rendono evidente la totale mancanza di un piano generale per la viabilità di Catania». Che, se le idee della giunta Pogliese si rivelassero errate, potrebbe rimanere congestionata a partire dal giorno in cui inizieranno le attività didattiche della scuola Mario Rapisardi e, con esse, centinaia di persone si riverseranno ogni mattina lungo un’arteria da sempre fondamentale per il traffico urbano.
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