La notizia era nell’aria già da un paio di giorni, ma adesso è diventata ufficiale: Bruno Petkovic non è più un giocatore del Trapani, l’attaccante si trasferisce al Bologna a titolo definitivo. Per lui in granata 38 presenze e dieci reti. Un film già visto nella città siciliana, con Matteo Mancosu – 54 gol in granata in tre anni – che nel gennaio del 2015 fece lo stesso percorso ottenendo poi la promozione in A con gli emiliani. Stavolta il croato in A ci approda direttamente dalla porta principale, trasferendosi alla corte di Donadoni in una delle squadre che più ha sorpreso negli ultimi due anni. Croce e delizia di questi dodici mesi in cui ha indossato la maglia granata, Petkovic è sicuramente dotato di un talento innato: le sue giocate sono sicuramente da categoria superiore, il controllo di palla e il dribbling sono colpi indubbiamente nelle sue corde, così come lo sono gli assist, sfornati lo scorso anno a ripetizione in quella squadra che fece sognare la serie A a una città intera.
Meno prolifico dal punto di vista realizzativo, Petkovic non è mai stato un vero e proprio goleador: nelle 38 presenze collezionate con il Trapani, infatti, il numero 10 ha messo a segno proprio dieci reti, sette lo scorso anno e tre in questa stagione che per i colori granata sembra essere maledetta. Uomo in più della squadra dell’anno scorso, Cosmi lo ha spesso ripreso per i comportamenti non proprio esemplari, secondo quanto ci si aspetterebbe da un calciatore professionista e l’allenatore perugino, in qualche occasione, lo ha anche lasciato fuori. Il croato, dal canto suo, ha sempre risposto presente quando chiamato in causa, fino all’infortunio che ne ha pregiudicato la preparazione quest’anno, costringendolo a saltare praticamente l’intero ritiro. Cercato in estate da diverse squadre di A, il Trapani ha rifiutato tutte le offerte, ma Petkovic quest’anno non ha mai trovato confidenza con il campo. Punto più basso della sua stagione, il rigore sbagliato nel finale contro il Vicenza, con i biancorossi che espugnarono il Provinciale di misura.
Adesso in attacco, dopo le partenze di De Cenco e Ferretti, è rimasto il solo Citro, supportato da Coronado che ieri ha rinnovato fino al 2019. Partiti anche Scozzarella e Machin, per sostituirli sono arrivati Rossi e Maracchi, mentre in porta è stato preso Pigliacelli. Adesso però l’arduo compito sarà quello di sostituire un giocatore che, nelle giornate migliori, era in grado di fare la differenza e cambiare le partite da solo, con le sue giocate. La lista di nomi è lunga: scartata l’ipotesi Emanuele Calaiò, con l’attaccante che probabilmente resterà a Parma o sceglierà un’altra destinazione in serie B, al momento il favorito potrebbe essere Robert Acquafresca, che potrebbe fare il percorso inverso rispetto a Petkovic, arrivando a Trapani da Bologna. Le alternative sono rappresentate Giacomo Beretta della Virtus Entella, Aniello Cutolo, sempre in forza ai liguri, e Giuseppe De Luca del Bari.
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