Il Palermo è arbitro in zona salvezza Bortoluzzi: «Ci teniamo a finire bene»

Possiamo sbilanciarci senza timore di essere smentiti. Dietrologie e illazioni saranno spazzate via dal senso di responsabilità dei giocatori rosanero: pur essendo già retrocesso, il Palermo darà del filo da torcere all’Empoli domani sera al Barbera (fischio di inizio alle 20,45) nell’ultima giornata del campionato di serie A. I toscani magari vinceranno perché saranno più bravi o perché riusciranno a sfruttare le eventuali sbavature di una squadra che in questa stagione ha sempre fatto fatica tra le mura amiche ma certamente dovranno sudare per conquistare l’intera posta in palio. La vicenda paracadute che ha tenuto banco tutta la settimana, ovvero la teoria secondo la quale i rosa avrebbero un vantaggio in termini patrimoniali facendo salvare l’Empoli, non condizionerà gli uomini di Bortoluzzi intenzionati a chiudere il campionato davanti al proprio pubblico in maniera dignitosa.

Influenza del paracadute? Il problema non si pone neanche perché è vero che, con il Crotone in B, il Palermo incasserebbe in prospettiva 15 milioni di euro nel caso in cui nella prossima stagione non dovesse essere promosso ma è altrettanto vero che il club farà il possibile per risalire subito bypassando (come ha fatto ad esempio il neopromosso Verona) la questione relativa alla presenza di una parte residuale del tesoretto destinato alle retrocesse. E in ogni caso, in virtù degli anni di militanza in A, il prossimo anno il Palermo prenderà comunque 25 milioni di paracadute. Non va sottovalutata, inoltre, la lezione che ha dato la recente sfida casalinga contro il Genoa. Anche in quella circostanza i rosanero avrebbero avuto, sulla carta, l’interesse «economico» a non vincere contro il Grifone danneggiando il Crotone e invece la squadra ha battuto i liguri senza fare calcoli e dimostrando grande professionalità.

L’Empoli, dunque, non avrà di fronte una squadra remissiva o rinunciataria. I toscani, quartultimi con un punto di vantaggio sul Crotone, per salvarsi dovranno fare leva esclusivamente sulle proprie forze e sperare contestualmente in qualche «favore» della Lazio impegnata allo Scida contro i pitagorici e in campo con l’obiettivo di blindare il quarto posto. Il Palermo, che vorrà riscattare la sconfitta dell’andata e rialzare la china dopo il passo falso rimediato lunedì scorso a Pescara, non regalerà nulla: «Pensiamo solo a noi stessi senza farci influenzare da altre storie – ha assicurato Bortoluzzi – le voci alimentate in questi giorni hanno dato fastidio a me e ai giocatori ma noi ci siamo concentrati solo sulla preparazione della gara. Vogliamo finire bene e vogliamo dare continuità alla mini-serie positiva di partite interne (pari con il Bologna e vittorie contro Fiorentina e Genoa, ndr). Un traguardo piccolo ma a cui tengo e questa, per me, è la cosa più importante». Bisogna cancellare, inoltre, la macchia del ko a Pescara: «Sono rimasto sorpreso perché non c’erano stati segnali negativi. Abbiamo fatto più di un passo indietro rispetto alle partite precedenti disputando un primo tempo nettamente al di sotto delle nostre possibilità. Poi nella ripresa ho notato qualche risposta positiva».

Per la sfida contro la compagine di Martusciello, privo degli squalificati Buchel ed El Kaddouri, il tecnico rosanero ha convocato ventidue giocatori. In difesa, out sia Vitiello che Andelkovic, entrambi infortunati. Bortoluzzi, complice il fatto che gli occhi di tutti saranno puntati sul Barbera in chiave salvezza, manderà in campo la migliore formazione possibile. Senza esperimenti. Rispetto all’undici schierato (con il 3-5-1-1) lunedì allo stadio Adriatico, l’unica novità potrebbe essere l’impiego nella linea mediana di Ruggiero al posto di Bruno Henrique, meno dinamico rispetto al grintoso centrocampista classe 2000.


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