Il più noto dei pupari e cuntisti di Palermo mette insieme spettacoli, incontri, presentazioni e concerti. E come al solito parla schiettamente. «Non mi sento coinvolto dal progetto di Capitale della Cultura, la prima strada al traffico l'ho fatta chiudere io. Non ho rimpianti e non ho mai smesso di sognare»
La rassegna per festeggiare i 70 anni di Cuticchio «Chi ama dà amore e non ha bisogno di riceverne»
Come il calabrone non sa che in base alla sua struttura non potrebbe volare e vola lo stesso, allo stesso modo Mimmo Cuticchio pare che non abbia settant’anni e continua a fare quello che ha sempre fatto. Vale a dire il puparo, il cuntista, persino l’agitatore culturale. «Sono sempre in viaggio, è la prima volta dopo tanti anni che festeggio il compleanno a Palermo, così ho pensato: se devo festeggiare facciamo una mostra con settanta pupi che hanno girato il mondo in questi anni insieme a me, una rappresentanza di tutti quelli che ho costruito». Giustamente un teatrante festeggia in teatro: ecco quindi che per il suo compleanno Mimmo Cuticchio ha voluto mettere insieme un vero e proprio mini cartellone – dal 30 marzo, giorno del suo compleanno, al 22 aprile – che si srotola tra spettacoli, incontri, presentazioni, e anche un concerto.
Da decenni c’è a Palermo in una viuzza del centro storico, di fronte il Teatro Massimo, un piccolo carillon dove sembra che il tempo si sia fermato. È il teatrino di Mimmo Cuticchio: luogo incantato, eroico, magico e vivo al tempo stesso. L’opera dei pupi di Mimmo Cuticchio è una forma di teatro che coinvolge e fa sognare, che commuove e diverte, un teatro che, grande o piccino, ti tocca il cuore. Mimmo Cuticchio è un puparo, perché costruisce da sè i suoi pupi; un oprante, perché ha una compagnia; e anche un cuntista, di saghe cavalleresche e sogni teatrali. E quest’anno uno dei volti più noti e rappresentativi della città compie settant’anni.
Sarà proprio Mimmo Cuticchio a proporre uno dei suoi primissimi lavori, Orlando conquista le armi, il 31 marzo e l’1 aprile alle 18,30 al Teatro dei Pupi S. Rosalia; il 18 aprile – alle 18,30 al laboratorio di via Bara – verrà presentato il video “L’opera dei pupi di Palermo”. Una vera singolar tenzone con il figlio Giacomo che invece proporrà altri tre titoli dell’Opera: il 7 e 8 aprile “L’amore mascherato”; il 14 e 15 aprile, poi “Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo” e, per chiudere, il 21 e 22 aprile sarà il turno di “Primo amore di Ruggiero e Bradamante”. Sempre Giacomo Cuticchio il 9 aprile (alle 17,15 al Politeama) dirigerà in suo ensemble nel concerto “A singolar tenzone” già proposto nei mesi scorsi al Quirinale. Un passo indietro: il 6 aprile un confronto iconografico tra “I pupi di Cuticchio e le marionette dei Colla e figli” ; e il 20 aprile (alle 18 a Villa Zito) la presentazione del libro “Alle armi cavalieri” pubblicato da Donzelli, che racchiude la memoria del puparo. Per gli spettacoli: biglietti 10 e 5 euro.
Quando chiediamo al maestro se ha ancora un sogno che vuole realizzare nella sua vita risponde: «Io non ho mai smesso di sognare e di viaggiare, da pochissimo mi hanno dato una residenza a Parma ad esempio, dove ho realizzato un pupo che è il personaggio della città Ranuccio Farnese. Sono abbastanza in attività e pieno di sogni. Siamo sempre in giro per il mondo, ci siamo dedicati ai viaggi e non abbiamo curato il fatto che a Palermo sarebbe potuto nascere un teatro più grande dove preparare una rassegna per invitare altri colleghi del teatro di figura da tutto il mondo, questa è una cosa che mi dispiace perché penso che me lo sarei meritato».
Su Palermo Capitale della Cultura Cuticchio non si sente partecipe: «Ognuno guarda quello che ha fatto e valuta, questo vale anche e soprattutto per i politici, io non mi sento coinvolto da questa operazione, sono da settant’anni qui, io ho fatto la resistenza per mantenere in vita il mio teatro. La prima strada chiusa al traffico l’ho fatta chiudere io, via Bara all’Olivella».
La vita di Mimmo Cuticchio è avventurosa e piena di aneddoti e soprattutto senza rimorsi: «Ho fatto alzare la bandiera tricolore a Berlino est nel ’73 in piana guerra fredda, ho portato i pupi in America e ho fatto conoscere un altro lato della Sicilia oltre la mafia e cioè che l’isola è anche terra di teatro. Non ho nessun rimpianto e nessun rimorso: sono ariete ascendente pesci, ho il fuoco dell’ariete addolcito dalla sensibilità dell’acqua. Potevo forse approfittare quando volevano darmi il Montevergini e poi non me lo hanno dato, a me lo hanno promesso e ad altri lo hanno dato, avrei potuto farmi sentire, ma va bene così. Per me chi ama è chi dà amore e non ha bisogno di riceverne».
IL PROGRAMMA
30 marzo | ore 18 | Laboratorio via Bara all’Olivella 48
MOSTRA 70 pupi di opranti e pupari
3 > 22 aprile | martedì – domenica ore 10/13, 16/19. ingresso libero
31 marzo – 1 aprile | ore 18,30 – Teatro dei Pupi S. Rosalia
Orlando conquista le armi
diretto da Mimmo Cuticchio
6 aprile | ore 18,30 – Laboratorio via Bara all’Olivella 48
I pupi di Cuticchio e le marionette della Compagnia Carlo Colla e figli
7-8 aprile | ore 18,30 –
L’amore mascherato
diretto da Giacomo Cuticchio
9 aprile | ore 17,15 – Teatro Politeama
Cunto/Concerto A singolar tenzone
Giacomo Cuticchio Ensemble
14-15 aprile | ore 18,30 – Teatro dei Pupi S. Rosalia
Ruggiero libera Ricciardetto dal rogo
18 aprile | ore 18,30 – Laboratorio via Bara all’Olivella 48
Presentazione del video L’Opera dei Pupi di Palermo
regia di Mimmo Cuticchio
20 aprile | ore 18,00 – Villa Zito
Presentazione del libro Alle armi cavalieri Donzelli Editore
21-22 aprile | ore 18,30 – Teatro dei Pupi S. Rosalia
Primo amore di Ruggiero e Bradamante
diretto da Giacomo Cuticchio