Gli inquirenti non hanno dubbi: Veronica è colpevole Ma la mamma di Loris continua a professarsi innocente

Dica l’avvocato Francesco Villardita: «E’ un processo indiziario e senza movente». Il processo, che ancora deve iniziare, sarà quello a Veronica Panarello, accusata dell’omicidio del proprio figlioletto, Loris Stival, trovato morto il pomeriggio di sabato 29 ottobre presso un mulino abbandonato dalle parti di Scoglitti, la frazione marinara di Vittoria che dista circa 4 chilometri da Santa Croce Camerina, il piccolo centro del Ragusano dove abita la famiglia Stival. 

In queste ore il Giudice per le indagini preliminari (Gip) del Tribunale di Ragusa ha convalidato l’arresto di Veronica Panarello. Un delitto strano, «senza movente», come sottolinea il legale della donna accusata di questo efferato omicidio. Solo che gli inquirenti non sembrano avere dubbi: l’assassina del piccolo Loris Stival è lei, la mamma. 

Stando alla ricostruzione fatta dagli inquirenti, la mattina del 29 novembre scorso Veronica «non è andata verso la scuola di Loris, come si evince chiaramente dalle immagini». Le immagini sono quelle delle telecamere piazzate in tante aree di Santa Croce Camerina. 

Le dichiarazioni della mamma, che continua a ribadire la propria innocenza, non convincono i magistrati. Secondo i quali, invece, la donna avrebbe «ripetutamente mentito ostinandosi» a raccontare versioni dei fatti incompatibili «con quanto ripreso dalle telecamere». 

In questa storia c’è anche la dichiarazione di una vigilessa che, la mattina di sabato 29 ottobre, avrebbe visto la Polo nera – ovvero l’auto di Veronica Panarello – davanti la scuola di Loris. Solo che la stessa donna in servizio quella mattina davanti la scuola ha precisato di «non potere dichiarare con assoluta certezza di avere visto transitare l’autovettura della Panarello proprio quella mattina piuttosto che nei giorni precedenti». Così, per il Gip, alla luce dell’incompatibilità tra le affermazioni della vigilessa e i «dati oggettivi delle immagini riprese dalle videocamere, non si posso ritenere attendibili le sue dichiarazioni».

Sempre secondo il Gip, per rientrare in casa quando la mamma lo lascia davanti al portone di casa, Loris utilizza la copia delle chiavi che sua madre tiene in auto. Veronica Panarello, dopo avere fatto rientrare a casa Loris e dopo lasciato il figlio piccolo in una ludoteca, stando sempre a quanto emerge dalle immagini riprese da una telecamera, parcheggia la Polo effettuando «manovre in retromarcia per entrare nel garage di casa nonostante nel piazzale antistante vi sia un posto disponibile». La mamma di Loris, precisa sempre il Gip, «apre il garage dall’interno, non avendo con sé le chiavi e vi posteggia l’auto». 

Sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, «dopo la valutazione degli elementi di prova si può affermare con ragionevole probabilità» che Veronica Panarello, il 29 novembre scorso, «non ha accompagnato il figlio Loris a scuola». Veronica «è passata dal luogo dove è stato trovato il corpo del piccolo per due volte, alle 8:33 e alle 9:25, rimanendo circa sei minuti in quella zona nella seconda occasione». 

La mamma di Loris, a parere del Gip, «non ha fornito alcuna spiegazione». Secondo gli inquirenti, «l’orario del secondo passaggio dell’auto nella strada del Mulino Vecchio è compatibile con l’ora della morte del bambino, stimata dal medico legale tra le 9 e le 10». Il Gip ricorda che Monica Panarello ha «negato decisamente di essersi mai recata sul luogo dove è stato trovato il corpo di Loris», sostenendo di non conoscerlo. Circostanza, sottolineano sempre gli inquirenti, «non corrispondente al vero e smentita da un’intercettazione tra la madre dell’indagata, Angela Anguzza, e sua sorella Antonella Panarello, da cui risulta, invece, che la donna andava sempre a prendere l’acqua con la mamma da una fontana che dista dal posto circa 50 metri».

Anche se tutti gli indizi convergono contro di lei, Veronica Panarello non molla di un millimetro e continua a ribadire la propria innocenza. «Sono innocente, non ho ucciso Loris». E ancora: «Voglio prendere parte ai funerali di mio figlio». Colpisce l’appello della donna alla famiglia: «Tutti mi hanno abbandonata. La mia famiglia non mi abbandoni». Insomma, la mamma di Loris non dà segni di cedimento. Fino ad ora, si annuncia un altro processo indiziario. Senza le telecamere, forse, non ci sarebbe stato nemmeno questo. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]