Gibellina dimenticata dalle istituzioni, saltano pure le Orestiadi. Forgione: “Al posto della Stancheris mi sarei dimesso”

LA CITTA’ MUSEO CON 600 OPERE ABBANDONATA. TRISTE ANNUNCIO, LE ORESTIADI CHIUDERANNO: “NEMMENO BERLINO POSSIEDE IL NOSTRO PATRIMONIO MA SIAMO STATI BRUTALMENTE DIMENTICATI”. FORGIONE: “212 MILA EURO PER L’ESTATE SICILIANA? AL POSTO DELLA STANCHERIS MI SAREI DIMESSO”.

 E’ stato presentato stamane, presso la Sala Rossa di Palazzo Reale a Palermo, “Gibellina arte contemporanea”, un volume sulle opere d’arte e di architettura contemporanea presenti nella citta’, curato da Bruno Cora’, presidente della Fondazione Burri di Citta’ di Castello. Legambiente e il Comune di Gibellina hanno scelto di svolgere la presentazione nella sede del Parlamento siciliano per far conoscere questa citta’-museo ai siciliani a cominciare dai 90 deputati dell’Ars ed e’ stata anche l’occasione per lanciare un grido d’allarme in favore della cultura siciliana e in particolare di Gibellina.

“E’ un volume in controtendenza rispetto all’andazzo in Italia e soprattutto in Sicilia – ha detto Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia -. La cultura in Sicilia continua a essere mortificata con i tagli, la Fondazione Orestiadi rischia di chiudere. La Regione ha deciso di azzerare il capitolo di spesa per realta’ di prestigio internazionale: dalle Orestiadi al Museo Mandralisca, fino al Museo delle Marionette, mettendo sullo stesso piano eccellenze della cultura e dell’arte con sagre di paese. La tabella h per fortuna non c’e’ piu’, ma manca un’alternativa”.

“Stiamo donando questo libro – ha detto Rosario Fontana, sindaco di Gibellina – ai 90 deputati dell’Ars, perche’ spesso neanche i siciliani sanno che a Gibellina ci sono piu’ di 600 opere di pregio, forse neanche Berlino possiede un patrimonio simile”. Gibellina, meglio conosciuta come citta’ di frontiera dell’arte e dell’architettura contemporanea, ospita il Museo en plein air formato da circa 60 opere disseminate in citta’, il “Cretto” di Alberto Burri sui Ruderi, 10 siti di rilevante interesse architettonico, il Museo d’ Arte Contemporanea con una collezione di circa 2.000 opere d’arte formata attraverso il contributo di numerosi artisti italiani e stranieri.
La Fondazione  Orestiadi voluta da Ludovico Corrao, nonostante la crisi, continua a rappresentare un baluardo culturale ma, durante la presentazione del volume il direttore artistico delle Orestiadi Claudio Collovà ha annunciato che purtroppo la trentatreesima edizione dell’evento non si terrà e le Orestiadi sono costrette a chiudere dopo tanti anni a causa dell’abbandono da parte delle istituzioni: “Sono esterrefatto – ha detto Collovà – le Orestiadi vengono cancellate brutalmente senza una benché minima attenzione e riflessione. Ci dispiace innanzitutto per i nostri spettatori e per gli artisti con cui avevamo già firmato i contratti. In questi giorni sono in corso alcuni spettacoli che fanno parte dell’edizione del 2013, invito i deputati a venirsi a sedere in platea in mezzo ai cittadini per comprenderne il valore”.

Da sottolineare anche l’intervento di Francesco Forgione, direttore della Fondazione Federico II che gestisce i flussi turistici di uno dei siti più visitati in Sicilia come Palazzo Reale e la Cappella Palatina: “E’ un momento drammatico per le istituzioni e per la cultura siciliana. – ha detto Forgione -.  Ho letto che l’assessore al turismo Stancheris ha dichiarato che la cifra che si può destinare per l’estate siciliana è di 212 mila euro. Io, invece di fare quella dichiarazione, mi sarei dimesso. Lo dico come provocazione, ma siamo ad uno snodo fondamentale, occorre lanciare un allarme, ha fatto bene Gibellina a lanciarlo per
la Fondazione Orestiadi e per il Museo delle Trame Mediterraneo. E’ un patrimonio tale che non può essere vittima dei tagli ai bilanci regionale.

Nella stessa situazione si trovano eventi come Taoarte o il Premio letterario Tomasi di Lampedusa che si organizza ogni anno a Santa Margherita Belice”.
A margine della presentazione Forgione ha, inoltre, annunciato la firma del protocollo d’intesa tra il
presidente dell’Ars e della Fondazione Federico II, Giovanni Ardizzone e la Fondazione Orestiadi per iniziative comuni: “Noi siamo vicini a Gibellina e facciamo un’assunzione di responsabilità – ha detto Forgione-. La collaborazione inizierà già da settembre portando a Palazzo Reale una grande mostra con le opere del Museo delle Trame Mediterranee”.
E’ intervenuto infine, il deputato regionale trapanese Girolamo Fazio. Il parlamentare ha auspicato che nella prossima finanziaria, che dovrebbe andare in aula nelle prossime settimane, “il governatore Crocetta mantenga la promessa di prevedere un capitolo di spesa per le Orestiadi.

Alla presentazione erano stati invitati ma non hanno partecipato gli Assessori regionali al Turismo, Michela Stancheris e ai Beni culturali, Pina Furnari.


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