Foto di Gaetano Galvagno su Facebook

Galvagno indagato per corruzione, le reazioni della politica: «Le accuse non troveranno riscontro»

«Conosciamo da anni l’integrità, il rigore amministrativo e l’alto senso delle istituzioni che hanno sempre contraddistinto l’operato del presidente Gaetano Galvagno e, proprio in virtù di queste qualità, siamo fermamente convinti che le accuse rivoltegli non troveranno alcun riscontro nella realtà dei fatti». Lo dice a nome di tutto il gruppo parlamentare di Forza Italia all’Assemblea regionale siciliana, il presidente Stefano Pellegrino in merito alla notizia sull’indagine per corruzione del presidente dell’Ars e forzista Gaetano Galvagno. Pellegrino sottolinea la necessità di una tempestività nell’attività investigativa, affermando di «confidare che le indagini in corso procedano con la massima solerzia, affinché la verità sia accertata in tempi brevi e senza pregiudizi. Il rispetto per il lavoro della magistratura – aggiunge – va coniugato con l’esigenza di tutelare le istituzioni affinché possano lavorare con dedizione e trasparenza».

Anche dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani è arrivata una nota dopo la diffusione della notizia. «Avendo avuto modo, in questi anni, di apprezzarne la correttezza, il rigore morale e la trasparenza nell’azione pubblica, sono certo che il presidente dell’Ars – afferma il governatore dell’Isola – saprà chiarire al più presto le contestazioni che, ad oggi, risultano semplicemente oggetto di indagine. Nel pieno rispetto del lavoro della magistratura, auspico – conclude Schifani – che ogni elemento venga accertato con la massima celerità e chiarezza».

E si aggiunge pure un comunicato del Movimento cinque stelle all’Ars, firmato dal capogruppo Antonio De Luca: «Apprendiamo dalla stampa dell’indagine che coinvolge il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno. Le tante inchieste, soprattutto quelle riguardanti il mondo della sanità, che negli ultimi mesi hanno coinvolto diversi amministratori pubblici, ci consegnano un quadro che nuoce gravemente al senso di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni. Per tale motivo – continua De Luca parlando a nome di tutto il gruppo del M5s – ci auguriamo che le indagini in corso possano fare chiarezza sulla vicenda con la massima celerità al fine di spazzare via qualsiasi ombra dall’importante istituzione che Gaetano Galvagno rappresenta».

Di «inquietudine e preoccupazione» parla il presidente della commissione Antimafia all’Ars Antonello Cracolici, in una nota sull’indagine per corruzione nei confronti di Galvagno. «Mi auguro – afferma – che, rispetto alle ipotesi di reato contestate, ma ancora in fase di indagine, il presidente dell’Ars abbia potuto e potrà dimostrare la propria estraneità. Mi auguro inoltre – aggiunge Cracolici – che l’inchiesta vada definita rapidamente per evitare di creare un limbo che metterebbe a rischio la credibilità e l’autorevolezza dell’istituzione parlamentare siciliana e del suo vertice, in un momento nel quale si vanno diffondendo a macchia d’olio episodi di malcostume e malaffare che sono oggetto di iniziative dell’autorità giudiziaria in diverse parti della Sicilia. È evidente – conclude presidente della commissione Antimafia all’Ars – che, al di là dei singoli fatti contestati e per i quali è necessario avere la massima fiducia verso l’autorità giudiziaria, la politica tutta in Sicilia debba avere un supplemento di rigore per evitare che venga travolta e, con essa, le istituzioni».

«Preoccupato» dall’indagine che coinvolge il presidente dell’Ars si dice il capogruppo del Partito democratico all’Ars Michele Catanzaro. «Appesantisce l’immagine dell’intero parlamento siciliano. Proprio per questo, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura – sostiene Catanzaro – ci auguriamo che possa concludersi rapidamente nell’interesse dello stesso Galvagno e soprattutto dell’istituzione parlamentare. L’auspicio – conclude il capogruppo del Pd all’Assemblea regionale siciliana – per l’immagine e per il bene del parlamento e della Sicilia, è che il presidente dell’Ars possa dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati». E una nota è arrivata anche dal segretario regionale del Pd Sicilia Anthony Barbagallo che ha espresso «totale apprezzamento e fiducia alla magistratura che, come sempre, accerterà i fatti con grande professionalità. L’ho detto in passato e torno a ribadirlo anche oggi -aggiunge – continuiamo a ritenere che in Ars servano metodi più trasparenti per la gestione e l’erogazione delle risorse pubbliche. Il Pd al governo decise di abolire la famigerata tabella H. Credo – conclude Barbagallo – che serva uno scatto di reni da parte della politica per riprendere percorsi virtuosi».

«Piena stima» nei confronti del presidente Galvagno hanno espresso i parlamentari regionali di Grande Sicilia. «Siamo certi – mettono nero su bianco in un comunicato – che con il rigore, la correttezza e la trasparenza che da sempre contraddistinguono il suo operato istituzionale e personale, saprà chiarire ogni aspetto della vicenda e confermare la propria totale estraneità rispetto ai fatti che gli vengono contestati. Ribadiamo altresì la massima fiducia nell’operato della magistratura – affermano da Grande Sicilia – nella convinzione che le indagini in corso contribuiranno a fare piena luce sui fatti, restituendo serenità alle istituzioni e alla comunità siciliana».


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