L'intervento dopo la segnalazione di un esercente commerciale. Gli agenti hanno scoperto due maggiorenni e una minore che avrebbero modificato le loro giacche trasformandole in contenitori in cui nascondere la merce. Le prime due sono state arrestate, la terza è stata denunciata a piede libero e riconsegnata ai genitori
Furto di alimenti nei supermercati Tre donne scoperte dai carabinieri
I carabinieri della Stazione di Misilmeri hanno bloccato tre donne di Palermo, due maggiorenni e una minore, che avrebbero compiuto una serie di furti in tre diversi supermercati nel comune della provincia e in quello vicino di Villabate. Le maggiorenni sono state arrestate, mentre la minore è stata denunciata a piede libero e affidata ai genitori.
A chiamare i carabinieri sarebbe stato il gestore di un locale che avrebbe segnalato «che tre donne avevano sottratto una grossa quantità di generi alimentari», allontanandosi subito dopo a bordo di una Fiat 500 di colore rosso. A quel punto la polizia ha iniziato le ricerche. Dopo un’ora è stata ritrovata nei pressi di un supermercato di Villabate un’auto corrispondente alla descrizione.
Poco dopo sono state notate tre donne mentre si dirigevano verso l’auto e caricavano il bagagliaio con una grande quantità di prodotti alimentari, insieme a delle giacche che hanno destato i sospetti degli agenti. Le tre sono state bloccate e perquisite e, interrogate sulla provenienza del cibo, non sarebbero riuscite a spiegare come ne fossero entrate in possesso. Inoltre, durante i controlli, i carabinieri avrebbero notato che le maniche delle giacche erano state chiuse all’estremità in modo da essere trasformate in contenitori dove occultare i beni sottratti.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti successivi, le tre donne avrebbero compiuto in sequenza una serie di furti in tre diversi supermercati di Misilmeri e Villabate sottraendo generi alimentari per un valore di oltre 600 euro. Per questi motivi sono state accompagnate presso il Comando e due sono finite in manette: V.G. di 32 anni e G.Q. di 25 anni. La terza ragazza, una 17enne, anch’essa di Palermo, è stata denunciata in stato di libertà ed affidata ai genitori.
Le arrestate avrebbero tentato di giustificarsi adducendo la loro estrema indigenza come motivazione del reato compiuto. I carabinieri sospettano che i beni sottratti sarebbero stati venduti sottobanco in qualche bancarella abusiva in città. L’accusa, per tutte, è di furto aggravato.