Una statua raffigurante i due comici presto abbellirà il popoloso quartiere. Il comitato cittadino che si occupa della rinascita dell'area continua nell'opera di riqualificazione, ma lamenta l'assenza dell'amministrazione. «Non vogliamo realizzare un semplice monumento ma qualcosa che si integri con la popolazione» dicono gli ideatori del progetto. Per l'opera sono stati stanziati 4mila euro
Franco e Ciccio, altalena d’artista al Capo Continua il risveglio dello storico mercato
In arrivo un nuovo decoro urbano per il Capo, ultimo dei mercati storici di Palermo. Il comitato Salviamo il Mercato del Capo ha sostenuto e promosso il progetto di una statua raffigurante il duo comico siciliano di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia, opera commissionata al collettivo Laboratorio Saccardi, attivo sulle scene artistiche contemporanee internazionali da dieci anni e con base a Palermo.
Il progetto sembra essersi concretizzato in un’altalena, una struttura scultorea che evoca una delle posizioni tipiche degli sketch mimici di Franco e Ciccio. «Coltiviamo da tempo l’idea – spiega a MeridioNews Vincenzo Profeta del Laboratorio Saccardi – Non vogliamo fare un semplice monumento, ma qualcosa che si integri con la popolazione. Manca a Palermo qualcosa che sia di questo tipo, senza troppe pretese ma allo stesso tempo profondo e non banale».
Dopo aver vinto, insieme alle altre associazioni, la battaglia per il restauro della Demetra del panificio Morello, il comitato Salviamo il Mercato del Capo è riuscito anche fare la giusta pressione sulle istituzioni e sul proprietario unico per la ristrutturazione di palazzo Serenario, stabile seicentesco di pregio che si trova in evidente stato di degrado. «Non avrebbe avuto senso restaurare la Pupa e non il palazzo – racconta Jacopo Russo, presidente del comitato – Abbiamo voluto tutelare l’edificio, le botteghe degli affittuari che vivono della loro attività e il mosaico stesso. C’erano i termini per procedere con una denuncia in Procura». Un’ala dell’edificio è crollata nel 2014, costringendo alla chiusura due botteghe e la via Cappuccinelle, che per tre mesi è stata una ferita al centro del mercato.
«Per la statua sono stati stanziati 4mila euro – continua Russo – E rientra nel più ampio progetto di riqualificazione totale dell’area del mercato». Resiste la recente bonifica di piazza Sant’Anna. «Grazie alle attività del comitato e alla partecipazione dei residenti quella che era una discarica abusiva è diventata un giardino. I volontari la tengono pulita in attesa di una recinzione promessa dal Comune, che si impegnerà anche alla piantumazione della zona».
Salviamo il Mercato del Capo aveva anche trovato i fondi per la creazione di cartellonistica interattiva. «Avevamo progettato dei cartelloni con informazioni e immagini storiche del mercato e del quartiere – spiega Jacopo Russo -. Attraverso un link il visitatore avrebbe potuto anche collegarsi ad una pagina internet dedicata al Capo, leggere le leggende e conoscere le tradizioni gastronomiche in modo più dettagliato. Abbiamo chi lo finanzia, ma il progetto è bloccato, cose normali per qualsiasi città europea qui diventano battaglie con l’amministrazione. Non solo non è di aiuto, ma fino ad ora è stata un bastone tra le ruote. Ai cittadini è proibito anche donare una pianta per un’aiuola pubblica. Sul Capo, però, l’assessore Marano ci ha promesso il suo sostegno. Abbiamo molta carne al fuoco e i residenti sono felici dei nostri progetti» conclude.