Formazione, nel Lazio scandalo per un corso gestito da moglie e marito. E in Sicilia?

Nel Lazio, in un piccolo centro in provincia di Roma, da qualche giorno monta uno nuovo scandalo: è stato scoperto che il marito della preside di un istituto tecnico gestisce i corsi di formazione professionale organizzati dalla stessa scuola. L’hanno già definita la “Parentopoli della formazione professionale”. Il marito della preside avrebbe gestito 300 mila euro di fondi europei.

Della vicenda si sono occupati vari giornali. Il fatto quotidiano, versione on line, ha prodotto anche un video. Lo scandalo, a quanto leggiamo sui giornali, sembra enorme.

A noi, in Sicilia, questa storia fa sorridere. Ve l’immaginate, dalle nostre parti, quale ‘sorpresa’ scoprire che il titolare di un Ente di formazione professionale fa lavorare la moglie o viceversa? Qui lavorano mogli, figli, fratelli sorelle, zie, zii, nipoti e anche amanti e non gliene frega niente a nessuno. 

Da noi marito & moglie che gestiscono i corsi di formazione professionale con i fondi pubblici – oggi con i fondi europei – sono la norma.

Volendoci pensare, nel piccolo centro in provincia di Roma, sono molto più seri che in Sicilia. Lì, almeno, com’è giusto che sia, i corsi di formazione professionale – la stessa parola lo dice – vengono gestiti dagli istituti professionali. Non sappiamo bene cosa è avvenuto in questo paesino del Lazio. Magari la preside moglie avrà favorito il marito. Chissà. Ed è scoppiato il viva Maria: giornali, tv, video, sperpero di denaro pubblico di qua, parentopoli di là.

In Sicilia lo scenario è di gran lunga peggiore e di gran lunga più scandaloso: eppure tutto tace.

Da noi, i corsi di formazione professionale sono pure gestiti con fondi pubblici. I soldi, visto che la Regione è ormai in bancarotta non dichiarata, li tira fuori l’Unione Europea.

Nel Lazio ci si scandalizza che un signore, marito della preside di un Istituto tecnico, gestisca i corsi di formazione professionale. In Sicilia i politici – e tra questi quattro o cinque ex assessori regionali alla Formazione professionale – hanno costituito delle società per azioni e, con tali società, gestiscono i corsi di formazione professionale con i fondi europei.

Società di capitale – che perseguono il profitto – che si prendono i soldi pubblici. Possibile? Sì.Direte: visto che c’è di mezzo l’Unione Europea, ci saranno dei bandi. Vero, ci sono. Ma a gestire i bandi con i quali si stilano le graduatorie dei ‘vincitori’ sono gli stessi Partiti politici i cui dirigenti risultano poi vincitori deglii bandi. Una pacchia. 

Come si può notare, un sistema che consente alla politica siciliana di finanziare se stessa. Non a caso – come abbiamo già sottolineato – tra i titolari delle società che gestiscono i corsi di formazione professionale ci sono quattro o cinque ex assessori regionali che si sono occupati di questo settore e altri sette-otto parlamentari nazionali e regionali.

Nel paesino del Lazio sta succedendo un casino perché la moglie ha fatto lavorare il marito. In Sicilia, tra le società che operano nella formazione, i casi di marito e moglie sono così diffusi che nessuno ci fa caso. Anzi, quando il parlamentare o il sindacalista titolare di una società che gestisce di corsi di formazione non ha ‘sistemato’ la moglie e i figli viene guardato come un ‘marziano’: “Ma è scemo?”, dicono.

Quest’anno i corsi di formazione stanno partendo con ritardo perché la politica ha fatto in modo di fare coincidere l’inizio dell’anno formativo con la campagna elettorale per le elezioni regionali. Della serie, formazione professionale e formazione del voto clientelare.

Guarda caso, la scorsa settimana il Governo nazionale ha autorizzato la deroga a quella raffinata e demenziale forma di gestione dello Stato che si chiama ‘Patto di stabilità’.

Ci sono da spartire tra vari settori 600 milioni di euro. Un centinaio di milioni di euro verranno utilizzati per far partire i corsi di formazione professionale.

L’altra novità, quest’anno – a poco ce ne dimenticavamo – è rappresentata dal Governo regionale Lombardo-Pd che ha ‘riformato’ il settore: ha buttato in mezzo alla strada i 10 mila dipendenti degli Enti formativi storici, che bene o male operavano per conto della Regione, sostituendoli con società per azioni controllate, nel 90 per cento dei casi, da politici e sindacalisti.

Una parte dei 10 mila dipendenti, sulla base di criteri rigorosamente arbitrari, se non truffaldini, verranno riassunti. Per il resto, le società per azioni dei Partiti provvederanno con assunzioni per chiamata diretta. Sì, avete letto bene: assunzioni private con i soldi pubblici.

Tutto questo avviene a 20 giorni dal voto per l”elezione del novo presidente della Regione e per il rinnovo dell’Ars, nel silenzio generale. A ‘pilotare’ queste assunzioni sono i politici che nel maggio e nel luglio scorso hanno manifestato per la “cultura della legalità” ricordando Falcone e Borsellino e bla blabla. Magari insieme con i magistrati.

Tutto questo, in Sicilia, non fa scandalo, ma è considerato ‘normale’. Non ci sono inchieste della magistrature, né della Corte ddei Conti.  

Chissà, magari proveremo a raccontare tutto questo a Beppe Grillo. Magari il leader del Movimento 5 Stelle lo troverà interessante. In fondo, le assunzioni di personale nelle società, cioè dei Partiti politici che gestiscono i corsi di formazione professionale coincideranno con i 17 giorni in cui Grillo sarà in Sicilia. Chissà, magari il comico genovese si incuriosirà. Chissà.

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nel lazio, in un piccolo centro in provincia di roma, da qualche giorno monta uno nuovo scandalo: è stato scoperto che il marito della preside di un istituto tecnico gestisce i corsi di formazione professionale organizzati dalla stessa scuola. L’hanno già definita la “parentopoli della formazione professionale”. Il marito della preside avrebbe gestito 300 mila euro di fondi europei.

Nel lazio, in un piccolo centro in provincia di roma, da qualche giorno monta uno nuovo scandalo: è stato scoperto che il marito della preside di un istituto tecnico gestisce i corsi di formazione professionale organizzati dalla stessa scuola. L’hanno già definita la “parentopoli della formazione professionale”. Il marito della preside avrebbe gestito 300 mila euro di fondi europei.

Nel lazio, in un piccolo centro in provincia di roma, da qualche giorno monta uno nuovo scandalo: è stato scoperto che il marito della preside di un istituto tecnico gestisce i corsi di formazione professionale organizzati dalla stessa scuola. L’hanno già definita la “parentopoli della formazione professionale”. Il marito della preside avrebbe gestito 300 mila euro di fondi europei.

Nel lazio, in un piccolo centro in provincia di roma, da qualche giorno monta uno nuovo scandalo: è stato scoperto che il marito della preside di un istituto tecnico gestisce i corsi di formazione professionale organizzati dalla stessa scuola. L’hanno già definita la “parentopoli della formazione professionale”. Il marito della preside avrebbe gestito 300 mila euro di fondi europei.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]