Situazione in continua evoluzione in casa Palermo, con la nuova proprietà inglese che in questi giorni è costretta a fronteggiare lo scetticismo (e non solo quello) manifestato dalla stampa e anche dalla tifoseria. La notizia del giorno è indubbiamente la presenza di alcuni funzionari Covisoc (la Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche), arrivati poco dopo le 10 di questa mattina, al Barbera. Presenza che fa notizia perché ci sono scadenze da rispettare. Il Palermo ha già fornito una parte della documentazione richiesta. Questa però non è ancora completa e ciò che manca è ora in fase di produzione. La documentazione riguarda l’onorabilità e la solidità finanziaria: la prima sarebbe stata soddisfatta, per la seconda invece si sta lavorando.
Durante la mattinata, inoltre, l’amministratore delegato rosanero, Emanuele Facile, ha convocato i giornalisti presenti, cominciando con lo smentire quanto affermato dalla stampa in questi ultimi giorni a tutela dell’immagine della società e della proprietà, partendo proprio dalla presenza degli uomini della Covisoc. «Si trovano qui per chiedere aggiornamenti sulla situazione societaria. L’istituto bancario rientra nella documentazione richiesta (ma Facile non ha voluto fare il nome, ndr). Deve certificare il buono stato di salute della società». Adesso si aspetta l’input della Lega Calcio, un feedback necessario per andare avanti. Intanto il dirigente ha ribadito quanto affermato dal club nella serata di ieri attraverso un paio di comunicati (uno a firma della società e l’altro firmato invece dalla Sport Capital Group), con i quali si smentivano alcune notizie diffuse dalla stampa: «Non ci sono i presupposti – spiega ancora Facile – per la non iscrizione o la radiazione. Non capisco su quali presupposti possano essere dette queste cose. C’è una società quotata in borsa (la Sport Capital Group plc) e chiunque voglia può comprare i titoli. Ci sono delle soglie da rispettare (nella fattispecie si tratta del 29,9 per cento), che impongono poi di fare un’offerta a tutti gli azionisti. Ci sono inoltre delle informazioni che gli azionisti non possono dare».
Ed effettivamente l’interesse da parte di alcuni personaggi nei confronti del club non manca. E tra questi sembrerebbe tornato di moda il nome di Raffaello Follieri, l’imprenditore foggiano con cui si erano interrotte bruscamente le trattative. «Ci sono dei personaggi che mi hanno avvicinato – prosegue Facile – per chiedere delle informazioni, tra questi leggo anche di Follieri». Quest’ultimo tra l’altro è atteso in città nei prossimi giorni (inizio della prossima settimana) e potrebbe anche incontrare dei rappresentati della tifoseria. A tal proposito all’esterno dello stadio è apparso uno striscione con la scritta «Follieri salvaci tu». L’amministratore delegato rosanero torna poi sullo stato attuale del club di viale del Fante: «Noi abbiamo ereditato questa situazione piuttosto complessa a livello societario. Ci siamo insediati da poco più di un mese. Questi problemi – spiega ancora Facile – non sono stati creati da noi, sono radicati e stratificati da anni. I problemi si possono risolvere, ma questo non si può fare in un giorno. Abbiamo sicuramente un piano, ma questa campagna mediatica certamente non ci aiuta». E a proposito di personaggi in contatto con il Palermo, Facile chiarisce anche quelli che sono i rapporti con Corrado Coen: «Lui è stato un consulente di alcuni progetti, ma adesso abbiamo interrotto la collaborazione con lui anche alla luce di alcuni articoli che sono usciti». Insomma, dunque nulla di più che un ex consulente della Financial Innovations.
Nonostante la situazione poco chiara e in continua evoluzione, non è scemata la volontà di fare sul serio col club di viale del Fante: «Siamo interessati al progetto Palermo, altrimenti non sarebbe andata avanti quest’operazione. Questo è l’unico asset della capogruppo, la plc quotata in borsa». Emanuele Facile ha anche chiarito la situazione relativa all’aumento di capitale annunciato qualche tempo fa e non ancora divenuto effettivo: «C’è stata una sentenza della Cassazione di qualche giorno fa, non tanto per i soldi che andavano messi, ma per i rischi che avremmo dovuto affrontare. Nei prossimi giorni ci sarà l’aumento di capitale tanto atteso». Arriveranno dunque i liquidi: nei giorni scorsi la Companies House (il registro delle imprese del Regno Unito) ha ricevuto la loan notes: l’aumento di capitale in sostanza è arrivato sulla carta, ma adesso sarà seguito dall’immissione reale di liquidi. Su un eventuale incontro con Leoluca Orlando invece questo il pensiero di Facile: «Saremmo ben lieti di incontrare il sindaco e siamo sicuri che anche lui avrebbe voglia di incontrarci». E l’amministratore delegato parla anche di mercato: «Se ne sta occupando Foschi, la nostra è una rosa numerosa e il mercato di gennaio non ci impone di fare cambi rilevanti. Sicuramente il mercato offre delle opportunità, se dovessero essercene ci faremmo trovare pronti. Stellone e Foschi ritengono comunque che la rosa sia composta da giocatori importanti e forti per la categoria». E sul primo rinforzo ci sono pochi dubbi, si tratta di un difensore norvegese classe ’91 già annunciato da Richardson: «Il contratto di Gunnarsson verrà depositato, quindi presto sarà a tutti gli effetti un giocatore del Palermo».
Intanto anche il presidente Clive Richardson ieri con un comunicato ha spiegato qual è il suo ruolo all’interno della società, defilandosi leggermente: «Sono un presidente non esecutivo, mi occupo degli aspetti tecnici e non mi compete la gestione finanziaria (che è di Facile, ndr)». Su un altro fronte c’è invece un agguerrito Zamparini intenzionato ad adire le vie legali perché si sente truffato e addirittura l’ex patron avrebbe convocato i propri legali per capire se ci sono i presupposti per una denuncia. Facile è rimasto spiazzato da queste voci: «Si tratta di una cosa – riprende Facile – che non sta né in cielo né in terra perché ci sono dei contratti. Noi siamo interessati al Palermo e andiamo avanti». Infine, Facile parla di quella sorta di azionariato popolare intenzionato a investire nella società, quel gruppo di imprenditori rappresentato da Alessandro Albanese: «Abbiamo dato disponibilità a un gruppo di imprenditori coordinati da Alessandro Albanese. C’è una società quotata in borsa e non possiamo regalare le azioni, ma c’è la possibilità di farli entrare con una soglia minima nel capitale sociale. Se c’è un reale interesse, però, è giusto che lo manifestino e bisogna rispettare dei passaggi».
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