La donna, deceduta nel 2005, era stata trasferita lontano dal Comune di residenza poco prima del decesso. Così né l'istituto di previdenza né l'amministrazione sapevano della sua scomparsa. E il fratello poteva continuare a percepire circa 1.150 euro al mese al posto suo
Fiumefreddo, truffa all’Inps da 115mila euro Percepiva tre pensioni della sorella morta
Tris di pensioni. Che diventa un poker. Per un totale di 115mila euro in quasi dieci anni. È il caso di un anziano di Fiumefreddo di Sicilia – G. S., classe 1932 – scoperto dalla Guardia di finanza di Catania a percepire tre pensioni della sorella defunta, in aggiunta alla propria. L’uomo, padre di figli ormai grandi, «quando ci siamo presentati a casa sua è caduto dalle nuvole», racconta Antonino Costa, comandante della compagnia di Riposto. Eppure, la truffa sarebbe stata ben studiata e raffinata.
Secondo quanto ricostruito dalle Fiamme gialle, la signora deceduta nel 2005 percepiva tre pensioni: una di invalidità civile, una di reversibilità del defunto marito e una di invalidità lavoratori dipendenti. Poco prima della morte, la donna venne fatta trasferire a Gaggi, nel Messinese, pur mantenendo la residenza a Fiumefreddo. Nel paesino peloritano, venne aperto un conto intestato alla signora ma con delega al fratello: lì l’istituto di previdenza versava le pensioni da circa 1.150 euro al mese totali. Della morte della donna, complice il trasferimento, né il Comune né l’Inps sono mai stati avvertiti.
Il fratello, intanto, continuava a prelevare le pensioni – di solito in due passaggi – attraverso il bancomat. Per un totale di 115mila euro in nove anni, secondo la ricostruzione della Guardia di finanzia. L’equivalente in beni gli è stato adesso sequestrato, mentre le fiamme gialle stanno approfondendo le indagini su due presunti complici, di cui uno è un familiare.