L'avvocato Domenico Monteleone, difensore di Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, ha avanzato un'istanza di legittimo impedimento per motivi di salute. Per dodici dei quattordici indagati l'ipotesi di reato è di violazione del testo unico in materia elettorale. Altri due sono accusati di falso
Firme false M5s, slitta udienza preliminare Decisione su rinvio a giudizio dopo elezioni
Rinviata al 26 maggio l’udienza preliminare riguardante 14 indagati nell’inchiesta sulle firme false a sostegno della lista del Movimento 5 Stelle presentata a Palermo nel 2012. Il rinvio è dovuto a cause tecniche, per il sovrapporsi di altre udienze. Il Gup ha preannunciato che la decisione sul rinvio a giudizio di deputati e attivisti chiesto dalla Procura, sarà presa dopo le elezioni Comunali dell’11 giugno.
Lo ha deciso il gup di Palermo Nicola Aiello. Il legale Domenico Monteleone, difensore dei tre deputati nazionali indagati, Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino, ha avanzato un’istanza di legittimo impedimento per motivi di salute. Per dodici dei quattordici indagati – tra questi ci sono anche i deputati regionali Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca – l’ipotesi di reato è di violazione del testo unico in materia elettorale. Altri due – un cancellerie e un avvocato di Palermo – sono, invece, accusati di falso. Secondo la Procura, per evitare il rischio di non presentare la lista alle comunali, a causa di un vizio della trascrizione delle generalità di un sottoscrittore, un gruppo di attivisti del Movimento 5 Stelle avrebbe ricopiato dalle originali le firme raccolte. Dietro la decisione di ovviare così all’errore, sarebbe stato Riccardo Nuti che, insieme a Di Vita e Mannino, dopo la richiesta di rinvio a giudizio, si è autosospeso dal gruppo.