Due finti poliziotti in divisa riescono ad accedere, poco dopo le 5, in una casa nel cuore del quartiere San Cristoforo e portano via un uomo. Sono alcuni dei particolari della misteriosa sparizione di un 23enne, avvenuta all’alba di oggi nello storico rione di Catania. Secondo le informazioni raccolte da MeridioNews, a denunciare il rapimento […]
Finti poliziotti sequestrano un pregiudicato: mistero dietro la sparizione di un uomo a Catania
Due finti poliziotti in divisa riescono ad accedere, poco dopo le 5, in una casa nel cuore del quartiere San Cristoforo e portano via un uomo. Sono alcuni dei particolari della misteriosa sparizione di un 23enne, avvenuta all’alba di oggi nello storico rione di Catania. Secondo le informazioni raccolte da MeridioNews, a denunciare il rapimento sarebbero stati i familiari dello scomparso. Gli stessi che questa mattina si sono presentati davanti agli uffici della Squadra mobile in via Ventimiglia. In un primo momento, gli agenti avrebbero notato una donna in lacrime – probabilmente la moglie – e poco dopo un nutrito gruppo di persone. I contorni della vicenda sono ancora tutti da chiarire e s’indaga senza escludere nessuna pista, compresa quella di un presunto debito.
I finti poliziotti non si sarebbero fermati davanti a un tentativo di resistenza da parte di una delle due donne – la moglie e la madre – che in quel momento si trovavano con l’uomo, tanto da scaraventarla a terra con violenza. Subito dopo, il 23enne sarebbe stato accompagnato con forza all’esterno della casa e caricato a bordo di una macchina, forse un suv, che si è allontanato velocemente dal rione. Lo scomparso è un personaggio già noto alle forze dell’ordine: nei mesi scorsi avrebbe preso parte a una spedizione punitiva finita a colpi di pistola in un’attività commerciale nei pressi del viale Mario Rapisardi. Fatto che gli è costato la notifica di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari e una condanna in primo grado. Anche il cognato è un pregiudicato da tempo ritenuto orbitante nel mondo della criminalità etnea e attivo nel traffico di droga in contrapposizione con il gruppo dei Nizza. Il suocero, invece, è un noto boss ergastolano della famiglia dei Santapaola-Ercolano.