Finanziaria 2014: il ‘Fondo rischi’? Meno di 28 milioni di euro tutti a carico dei cittadini

PER FRONTEGGIARE LA MONTAGNA DI RESIDUI ATTIVI (CIRCA 3 MILIARDI DI ENTRATE DUBBIE, SE NON FITTIZIE), SAREBBE SERVITO UN ACCANTONAMENTO DI ALMENO 150 MILIONI DI EURO. SAREBBE BASTATO RIDURRE IL MONTE ORE DEL PRECARIATO. INVECE NE E’ STATO COSTITUITO UNO MODESTO RIDUCENDO I SERVIZI PER LA POPOLAZIONE

Il nostri lettori ricorderanno che il Bilancio regionale 2014, tra i tanti problemi, ne presenta uno particolarmente grave: la montagna di residui attivi, ovvero i circa 3 miliardi di euro di entrare dubbie, se non fittizie. Per fronteggiare queste probabili mancate entrate la Corte dei Conti, lo scorso anno, ha invitato la Regione a costituire una sorta di ‘Fondo rischi’.
Per tutta la durata del dibattito su Bilancio e Finanziaria, Governo e Ars hanno ignorato le indicazioni della Corte dei Conti. Solo in ‘zona Cesarini’, quando l’ufficio del Commissario dello Stato, informalmente, ha chiesto ‘notizie’ sul ‘Fondo rischi’, i deputati si sono improvvisamente ‘ricordati’ delle indicazioni della Corte dei Conti. Così, di tutta fretta, hanno costituito un mezzo ‘Fondo rischi’ che, come ora vedremo, servirebbe a poco in caso di necessità.

A fronte entrate dubbie pari a 3 miliardi di euro, tenendosi ‘bassi’, dovrebbe essere costituito un fondo pari ad almeno il 10 per cento delle stesse entrare dubbie: ovvero un fondo pari a 300 milioni di euro. Siccome siamo in Sicilia e c’è crisi, andrebbe bene anche la metà: 150 milioni di euro.
A giudicare da quello che leggiamo nei documenti contabili, il ‘Fondo rischi’ costituito ammonterebbe ad appena 27 milioni e 500 mia euro. Bassissimo. Ma vediamo da dove sono stati presi questi soldi.

5 milioni e 162 mila euro sono stati presi dai fondi per la gestione degli impianti idrici;

3 milioni di euro dalle liquidazioni e ricapitalizzazioni delle società a partecipazione regionale;

2 milioni di euro dalle spese per l’informatica;

2 milioni dai fondi per l’espropriazione dei beni demaniali;

un altro milione e 300 mila euro dal settore informatico;

3 milioni di euro dai cofinanziamenti regionali;

un milione di euro dai consumi intermedi;

800 mila euro vengono tolti all’Ast (Azienda trasporti siciliani);

628 mila euro vengono tolti ai soggetti che necessitano di sostegno;

500 mila euro ai dissalatori degli arcipelaghi siciliani;

300 mila euro di buoni pasto vengono scippati ai dipendenti della Regione;

500 mila euro dai fondi della tesoreria;

100 mila euro dal’acquisto di attrezzature;

4 milioni e mezzo di euro dal cofinanziamento regionale per gli interventi comunitari;

un milione e 654 mila euro dal fondo contrattazione per gli enti regionali;

un milione di euro sulle buonuscite;

54 mila euro dai buoni pasto dei dipendenti dell’Azienda foreste demaniali.

Il primo dato che colpisce è l’esiguità di questo ‘Fondo rischi’. Meno di 28 milioni di euro a fronte di residui attivi pari a circa 3 miliardi di euro sono nulla. Ma è interessante notare che, invece di colpire la spesa improduttiva, Governo e Ars hanno preferito penalizzare i servizi per i cittadini (basti pensare agli oltre 5 milioni in meno per i servizi idrici o al taglio dei fondi per i dissalatori degli arcipelaghi siciliani).
Allucinante, poi, il taglio dei buoni pasto ai dipendenti.

Non per essere ripetitivi, ma per costituire un congruo ‘Fondo rischi’ di circa 100 milioni di euro (e non di 27 milioni di euro!) sarebbe bastato ridurre il monte ore del precariato, portandolo da 36 a 24 ore settimanali. Invece si è preferito penalizzare i cittadini.

Ultima notazione sul cofinanziamento di 4 milioni e mezzo di euro per gli interventi comunitari. Ciò significa che almeno 10 milioni di euro di fondo comunitari destinati alla Sicilia sono già ritornati a Bruxelles.

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]