«Faccio lo strip per pagarmi l’università»

Che l’università rappresenti una spesa difficile da sostenere è purtroppo un dato di fatto. Che molti ragazzi e ragazze siano costretti a procurarsi un lavoretto extra per pagare libri, appunti, dispense, affitti e soprattutto le fatidiche tasse semestrali – zavorra, sulle loro spalle – è una realtà che coinvolge ogni giorno migliaia e migliaia di studenti di tutta Italia. C’è chi la prende con filosofia e stringe i denti, chi si sfianca in uno-due occupazioni part-time al giorno e c’è chi s’è ingegnato nel trovare il sostentamento in un altro, imprevedibile, modo.

 

Parliamo del sito web www.ragazzeinvendita.com ovvero un portale inedito in cui centinaia di ragazze disinibite, per la maggior parte studentesse in cerca di un gruzzolo in più per poter vivere meglio, offrono prestazioni di strip tease tramite webcam, chat room e video conferenze. Ma non solo spogliarello, perché, sulla home page di RIV, si trova una lista completa di tutto ciò che è offerto agli utenti che decidono di registrarsi, “passare” la loro carta di credito e fare incetta dei crediti necessari per l’acquisto. Gli iscritti/navigatori – attualmente oltre duecentomila (209924, per la precisione) – hanno, infatti, la possibilità di ‘acquistare’ e-mail, numeri di cellulari, indirizzi msn, foto e video privati amatoriali, webcam pubbliche e private (con tanto di spettacoli individuali) delle ragazze iscritte al circuito RIV.

 

Pornografia? Prostituzione? Sfruttamento? “non sia mai” ed è infatti lo stesso portale a puntualizzare che: “RIV non è un sito di escort, ma un sito di video-conferenza riservato a persone adulte, pertanto ne è severamente vietato l’utilizzo ai minori di 18 anni”.

 

E poi sono le ragazze iscritte a chiarire che loro vendono solo delle illusioni e non sè stesse. Piccoli show amatoriali tra un esame e un altro, nella pausa di una ripetizione, per un pubblico fugace e distratto.

In realtà, a leggere le interviste che le varie ophelia, helen, giada 80, bettie_page77 (solo per citarne alcune) rilasciano nell’apposita pagina “Le sexy interviste di Riv”, sembra che sappiano perfettamente cosa vogliono. La loro iscrizione al circuito RIV non sembra puntare a risolvere solo la necessità economica di una media studentessa fuori sede, ma piuttosto pare l’inseguimento di un guadagno vero e proprio, uno stipendio. Lo dimostra il fatto che: “in media – come riferisce al “Corriere dell’Università” la 23enne Morgana, studentessa di Scienze Politiche a La Sapienza di Roma – una ragazza riesce a guadagnare circa 1500 euro al mese, mostrandosi 3-4 ore al giorno” – e che – “alcune, riescono a sfiorare pure la soglia dei 3000 euro mensili”. Le tariffe di queste piccanti video conferenze ammontano anche a 4-5 euro al minuto: “dipende dai costi imposti dalla ragazza di turno – spiega Morgana al CU sottolineando come “alcuni utenti arrivano a spendere anche 500 euro ogni mese all’interno di ragazzeinvendita.com”.

 

Attualmente il numero delle ragazze iscritte è arrivato a 3745, ma è destinato ad aumentare considerato che solo un mese fa se ne contavano almeno 200 in meno.

 

Link:

www.ragazzeinvendita.com


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