Una ripresa dall’alto, datata 28 gennaio 2024, in cui viene immortalato un grande suv bianco e un uomo che getta tre sacchi a bordo strada, a ridosso di una curva in una zona già trasformata in discarica abusiva a cielo aperto. Una scena come tante che gli occhi elettronici, istallati ormai da tanti Comuni, immortalano ogni giorno. Ma a sollevare più di una polemica è il fatto che l’autore del gesto, come lo stesso ha ammesso a MeridioNews, è l’ex candidato a sindaco di Catania Lanfranco Zappalà. Volto noto in città non solo per l’ultima corsa a Palazzo degli Elefanti ma soprattutto per essere stato per trent’anni consigliere comunale. Il gesto si è trasformato in un piccolo caso politico con il video della telecamera rilanciato da un profilo Facebook e poi ripreso dal consigliere comunale del Movimento 5 stelle Graziano Bonaccorsi. Alla vicenda, senza indicarlo però per nome, ha dedicato un post anche il sindaco di Catania Enrico Trantino. «Un ex qualcosa (non aggiungo altro), spesso pubblica video di discariche cittadine, chiedendo cosa stia facendo il sindaco – scrive Trantino – Ho sempre precisato che noi bonifichiamo e controlliamo, ma rispetto alla dimensione del fenomeno non riusciamo a contenere queste criminali manifestazioni di degrado. Mi sono sempre chiesto quanti, tra coloro che si lamentano, paghino i tributi e siano esenti da colpe. Oggi mi è giunto un video che ritrae questo “ex” mentre, dal suo suv, abbandona tre grandi sacchi di rifiuti in una di queste improvvisate discariche. Ho sempre preferito pesare le persone per come agiscono, più che per quel che dicono. Ma rispetto al complessivo degrado che ci stringe, abbiate il pudore di tacere, a meno che non siate cittadini modello».
«Intanto è giusto precisare che l’area in questione non si trova nel territorio di Catania ma a Piano Tavola – racconta Zappalà a MeridioNews – Inoltre vorrei aggiungere che dentro quei sacchi trasparenti non c’erano rifiuti pericolosi o domestici ma soltanto delle foglie umide che avevo raccolto in un terreno che ho sull’Etna. Era una domenica e la discarica era chiusa». Lo stesso Zappalà, stando a quanto raccontato al nostro giornale, sarebbe già stato contattato dai vigili urbani con gli stessi che avrebbero provveduto ad accertare quanto contenuto all’interno di quei sacchi. «Si vuole creare del clamore che lascia il tempo che trova -aggiunge – Vorrei evitare delle polemiche inutili. Mi è stato contestato solo il fatto di averle lasciate in un luogo non idoneo e io ho spiegato che avevo pure visto le telecamere ma non sapevo dove lasciare quelle foglie. Meglio evitare strumentalizzazioni anche se in queste ore qualcuno ci sta speculando per attaccarmi politicamente».
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