I bagliori pulsanti che si erano registrati ieri sul vulcano continuano oggi. Mentre un fronte lavico tenta di farsi largo, scendendo verso la Valle del bove. «Il tremore si mantiene sui livelli dei giorni scorsi», rassicurano i tecnici dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Guarda le foto
Etna, eruzione dà spettacolo nella notte Ingv: «C’è una colata oltre i tremila metri»
Ieri erano «bagliori pulsanti», oggi la sede di Catania dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia parla di una colata lavica che parte dalla frattura nord-orientale del nuovo cratere di sud-est, sopra i tremila metri, e che si dirige verso la Valle del bove. È l’Etna che ricomincia a far parlare di sé. L’ultima eruzione significativa era stata a gennaio, ma per capire se questa seguirà la precedente è ancora troppo presto. «Il tremore si mantiene sui livelli dei giorni scorsi — proseguono i tecnici dell’Ingv — Anzi, forse oggi è leggermente diminuito. Ma aspettiamo di vedere come evolve la situazione».
La lieve attività stromboliana è ricominciata ufficialmente nella
notte tra l’11 e il 12 maggio. Nel frattempo, appassionati e cittadini dei Comuni etnei hanno iniziato a immortalare le piccole fontane di lava. «Si è risvegliata», dicono in molti. «E ci ha tenuti svegli», sorride Giuseppe Distefano, dell’associazione Etna walk. «Questa notte abbiamo osservato alcuni lanci di ricadute — spiega — Adesso si notano dei crolli sul versante della colata che cerca di farsi strada. In più, ci sono alcuni anelli gassosi che si dissolvono».
«La mia sensazione — conclude Distefano — è che ci possano essere
tre giorni di parossismo di questo tipo, al termine dei quali tutto ritorna in una condizione di stabilità. Ma, ovviamente, non si può prevedere nulla». La sua percezione, però, è condivisa dagli ingegneri dell’istituto di geofisica e vulcanologia: «Per il momento — dicono — è solo un bello spettacolo da osservare la notte».