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Esercitazioni militari a Punta bianca. Mare amico denuncia «l’alto rischio di inquinamento»
Fissato per il 16 ottobre un sit-in di protesta all’entrata della riserva di Punta bianca (Agrigento) al fine di impedire l’inizio delle esercitazioni militari. Lo annuncia l’associazione ambientalista Mare amico. «Oltre a compromettere la storia e il paesaggio, tali attività minacciano la qualità dell’ambiente immettendo in atmosfera sostanze pericolose, come ad esempio i residui di polveri da sparo». Come spiegato dall’associazione, durante le esercitazioni vengono rilasciate grandi quantità di piombo che, come tutti i metalli pesanti, è molto tossico per l’ecosistema marino. A ciò si uniscono i boati che spaventano gli animali selvatici e le vibrazioni, provocate dalle esplosioni, che avrebbero già causato delle frane.
Aspetti che sono stati denunciati dall’associazione ambientalista a ottobre del 2021, a cui avrebbero fatto seguito delle indagini che hanno accertato il superamento dei livelli di sicurezza. Proseguendo il racconto di Mareamico, il 2 marzo del 2022 il comando militare è stato informato della situazione e avrebbe disposto «la temporanea sospensione dell’utilizzo del poligono di Drasy fino a data da destinarsi». Tuttavia, come denuncia l’associazione, «da quella data nulla è cambiato» poiché l’esercito italiano avrebbe comunicato il nuovo programma di esercitazioni previste nel poligono di Drasy dal prossimo 16 ottobre fino a maggio del 2024.