Erice, il consiglio nega spazi a chi non è antifascista Ex deputato di An e sindaco di Custonaci si ribellano

Locali e spazi comunali vietati ai fascisti. Fa già discutere la
mozione approvata dal Comune di Erice lo scorso 24 giugno che impegna
l’amministrazione guidata da Daniela Toscano a concedere i propri spazi
solo a chi dichiara di aderire a principi antifascisti. Una decisione
che ha fatto storcere il naso all’ex parlamentare nazionale Michele Rallo e il sindaco
di Custonaci Giuseppe Bica, entrambi di Diventerà Bellissima, con il primo che nel proprio passato ha la militanza in Ordine Nuovo e poi nell’Msi. «Apprendiamo – sottolineano i due in una nota – che il consiglio
comunale di Erice avrebbe approvato una mozione con cui si impegna
l’amministrazione a non concedere l’uso di spazi pubblici a chiunque non
sottoscriva preventivamente una dichiarazione di carattere politico. In
proposito, sul piano amministrativo si stigmatizza la evidente
illegittimità dell’atto
». 

Bica e Rallo annunciano azioni
legali. «Sul piano penale – evidenziano nella nota – si andrà a
interessare l’autorità giudiziaria
, essendo evidente la volontà dei
consiglieri di violare il principio della eguaglianza di tutti i
cittadini di fronte alla legge
, impedendo ad alcuni soggetti l’esercizio
dei diritti costituzionali. Preannunziamo – scrivono ancora l’ex
parlamentare nazionale e il primo cittadino di Custonaci – che nei prossimi
giorni avanzeremo formale richiesta alla sindaca Daniela Toscano per la
concessione dell’aula consiliare e di altro idoneo spazio pubblico
ai
fini della presentazione di un libro. Nella istanza, faremo presente di
non essere di sposti a sottoscrivere alcuna dichiarazione di
antifascimo
». 

I due politici si sono già rivolti ad un legale, l’avvocato
Augusto Sinagra, del foro di Roma, che ha già fatto richiesta
all’amministrazione della vetta, copia degli atti relativi ed elenco dei
consiglieri che hanno votato il documento. La mozione, di cui è primo
firmatario il consigliere comunale dei cinquestelle Alessandro Barracco, è
stata votata favorevolmente da tutti i consiglieri tranne Luigi De
Vincenzi,
di centrosinistra. Tra i firmatari, c’è anche l’ex presidente
del consiglio comunale della Vetta e oggi sindaco di Trapani, Giacomo
Tranchida
, che durante la sua campagna elettorale nella città falcata ha
ricevuto l’appoggio proprio di Bica e Rallo. La mozione antifascista”ha accolto il parere favorevole della sindaca Daniela Toscano e della
sezione locale dell’Anpi. 

Secondo quanto previsto dal documento, «i
cittadini dovranno riconoscersi nei principi e nelle norme della
Costituzione italiana e ripudiare il fascismo e il nazismo
». Inoltre
dovranno dichiarare «di non professare e non fare propaganda di
ideologie neofasciste
, di non perseguire finalità antidemocratiche
esaltando, propagando, minacciando o usando la violenza (fisica e
verbale) quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione
delle libertà garantite dalla Costituzione
o denigrando la Costituzione e
i suoi valori democratici fondanti e, infine, di non compiere
manifestazioni esteriori inneggianti le ideologie fasciste o naziste
».
Lo stesso atto, è stato presentato nei giorni scorsi anche a Marsala dal
consigliere pentastellato Aldo Rodriquez.


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