Stamattina è stato messo il primo punto alla questione sicurezza sulle ss 121 (Paternò-Catania) e 284 (Paternò-Randazzo). In prefettura i rappresentanti delle istituzioni hanno deciso che entro i primi mesi del 2020 saranno posizionati i primi strumenti
Entro marzo gli autovelox sulle statali della morte Saranno dieci, ne sarebbero necessari almeno 29
Ennesimo incontro, questa mattina, in prefettura a Catania, per mettere in atto le soluzioni destinate a porre un freno alle morti sulle statali 121 (Paternò- Catania) e 284 (Paternò- Randazzo). L’incontro di oggi del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, il terzo in meno di quaranta giorni, ha prodotto un impegno concreto: entro marzo 2020 dovranno essere piazzati complessivamente, sulle due statali, 10 autovelox (tre sulla ss 121 e sette sulla ss 284), in parte bidirezionali e in parte monodirezionali.
Durante un precedente incontro del comitato, la task force incaricata dal prefetto di elaborare il piano di intervento aveva individuato complessivamente 29 postazioni (undici sulla ss 121 e 18 sulla ss 284). Si parte, però con un terzo degli autovelox necessari. Questi ultimi saranno acquistati o presi a noleggio da ogni singolo Comune il cui territorio è attraversato dalle due statali. Da parte sua l’Anas provvederà ad effettuare sulle statali in oggetto interventi relativi all’illuminazione, alle barriere stradali, ai tracciati degli svincoli, al posizionamento di separatori di corsia e di dissuasori della velocità.
Presenti alla riunione Marco Falcone, assessore regionale Infrastrutture, i vertici provinciali della polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza, della polstrada etnea, i rappresentanti di Anas nonché gli amministratori dei Comuni di Misterbianco, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Maletto, Motta Sant’Anastasia, Paternò, Randazzo e Santa Maria di Licodia, accompagnati dai comandanti delle polizie locali. «L’obiettivo di tutti, istituzioni e non solo, è aumentare il livello di sicurezza degli utenti della strada – ha detto il sindaco di Belpasso Daniele Motta – Per questo è stato predisposto un piano complessivo che prevede interventi strutturali, finalizzati alla prevenzione, e repressivi».
Tuttavia Motta non risparmi critiche agli automobilisti: «La strage di metà ottobre sembra che non abbia sortito alcun effetto: l’approccio con la guida veloce, addirittura spericolata o distratta non è cambiato. Sulla strada statale 121 continuano a verificarsi incidenti, più o meno gravi. La prefettura, le forze di polizia, statali e locali, gli amministratori cittadini sono attenti e sensibili su questo problema, ma è necessaria la collaborazione di tutti, a cominciare da chi si mette al volante senza comprendere la responsabilità che assume nei confronti suoi, dei suoi passeggeri e degli altri utenti della strada» .