Ecco i quaranta volti dei murales al Massimino Gli organizzatori: «Potremmo aggiungere altri»

«Sui
murales potrebbe esserci spazio anche per altri nomi, rimasti esclusi». Lo dice a MeridioNews Emanuele Rizzo, che fa parte dei promotori del progetto di riqualificazione estetica dello stadio Angelo Massimino. Sono stati i tifosi rossazzurri a scegliere, attraverso un sondaggio online, i 40 volti che saranno raffigurati sulle pareti esterne dell’impianto sportivo di Catania. Del finanziamento per realizzare l’opera si occuperà il Comune, mentre il lato artistico sarà di competenza dell’Accademia delle belle arti. Ma sono in corso trattative per coinvolgere alcuni artisti che hanno già firmato delle opere a Catania. I disegni «rimarranno indelebili – spiega Rizzo – come la memoria che i tifosi catanesi conservano dei loro beniamini», anche grazie a un’apposita vernice protettiva.

Tra i numerosi rossazzurri in concorso – suddivisi per epoca – i protagonisti della storia più recente sono anche i più amati. Tra tutti ha vinto
Gionatha Spinesiche insieme ad altre vecchie glorie ha commentato il risultato a MeridioNews, con oltre 1400 preferenze. Sugli altri due gradini del podio Baiocco e Mascara. Fuori dall’elenco dei 40 eletti sono rimasti tanti candidati: Elio Grani (capitano negli anni ’60), Mimmo Labrocca (protagonista di numerosi derby anni ’70 col Palermo), Juan Manuel Vargas (mancino peruviano, dal sinistro micidiale). Ma pure Géza Kertész, l’allenatore ungherese ucciso dai nazisti, da cui prende il nome il comitato che è stato tra gli organizzatori del progetto. Il suo, come altri volti, potrebbe comparire comunque sui murales. «Se si troverà spazio – spiega Rizzo, a nome degli organizzatori – saranno inseriti un’altra decina di protagonisti». Scelti tra i primi esclusi («per esempio Rado»), i calciatori più celebri («come Grani, Corti, Borghi, Barlassina, Cipriani») o proposti dai tifosi («Fogli, Izco, Bifera, Baronchelli»).

Il progetto di riqualificazione artistica dell’impianto è patrocinato dal Comune di Catania, che lo finanzierà con una somma di 8.500 euro. Sono fondi dell’assessorato all’Urbanistica, che per ora è l’unico a occuparsi del progetto. La cifra sarebbe sufficiente però a coprire non oltre l’80 per cento del costo dei soli materiali. A cui, se gli studenti dell’Accademia non saranno i soli a essere coinvolti nella realizzazione, potrebbero aggiungersi – almeno per il vitto e l’alloggio – le eventuali spese per gli altri artisti chiamati a collaborare. La cifra a disposizione potrebbe aumentare, ed essere sufficiente a finanziare l’impegno di firme importanti, con l’interessamento di altri assessorati comunali – come quello allo Sport e quello alla Bellezza – o di sponsor esterni.

«
Vorremmo completare tutto in un mese – continua Rizzo – ma inizio e durata dipendono dal finanziamento messo a disposizione dal Comune e dagli artisti che, di conseguenza, si potranno coinvolgere». I calciatori potrebbero essere dipinti in gruppo o da soli, in figurina o durante un’esultanza. Le opere coloreranno le 14 pareti che intervallano gli ingressi ai settori tribuna B e curva Sud dello stadio: coprono una lunghezza di circa 200 metri per un’altezza di 4,5 metri. Particolare attenzione sarà rivolta «a valorizzare le maglie da gioco delle diverse epoche a cui appartengono i calciatori», e che vanno dagli anni ’30 fino all’ultima decade del 2000. Una, tra le altre, sarà quella a rombi rossi e azzurri indossata dalla coppia Ciceri e Spagnolo negli anni ’70.

I 40 rossazzurri eletti:

Anni 30 – 2: Albanese e Nicolosi

Anni 50 – 5: Bearzot, Fusco, Hansen, Manenti, Seveso

Anni 60 – 8: Cinesinho, Vavassori, Prenna, Di Bella, Calvanese, Marcoccio, Szymaniak, Facchin

Anni 70 – 6: Ciceri, Spagnolo, Bonfanti, Leonardi, Chiavaro, Limena

Anni 80 – 6: Cantarutti, Mastalli, Sorrentino, Ranieri, Crialesi, Morra

Anni 90 – 5: Massimino, Oliveira, Russo, Monaco, Fini

Anni 2000 – 8: Spinesi, Baiocco, Mascara, Gomez, Marino, Stovini, Bergessio, Biagianti.

Marco Di Mauro

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