Dopo la fine dell'accesso programmato totale, a Catania le aree rimaste a numero chiuso sono otto. A queste si aggiunge la facoltà più ambita d'Italia, che prevede un test di selezione a livello nazionale organizzato per domani. Scende il dato sugli aspiranti medici, così come quello relativo ai partecipanti alle prove locali
Domani al via la selezione nazionale per Medicina Unict, cala il numero di aspiranti matricole indecise
Scende il numero di aspiranti matricole che domani tenterà di accedere al corso di laurea più ambito del Paese, Medicina. La selezione nazionale vedrà a Catania un meno dieci per cento: quest’anno sono 2658 le richieste di iscrizione al test che come di consueto si svolgerà alle Ciminiere, un anno fa erano state 2963. Un calo che viene visto dalla ministra dell’Istruzione, Stefania Giannini, come «un dato positivo». «Due anni fa abbiamo registrato circa 90mila aspiranti su un numero complessivo di immatricolazioni che non superava le 230mila unità. E quando accade questo qualcosa non funziona». I posti nelle aule del policlinico di Catania per Medicina sono 270 (più tre per studenti non comunitari). Numeri molto più ristretti a Odontoiatria: 15 posti (più due per studenti stranieri). I risultati verranno resi pubblici a partire dal 22 settembre attraverso il sito del Miur e dal 7 ottobre sarà possibile consultare la graduatoria nazionale e avviare le immatricolazioni.
Quest’anno la selezione nazionale torna a essere svolta ad apertura dell’anno accademico, al contrario di un anno fa, quando è stata realizzata ad aprile generando numerose polemiche. Contrarietà che continuano a registrarsi come di consueto, soprattutto da parte delle associazioni studentesche che chiedono l’abolizione dell’accesso programmato. Lo scorso anno, inoltre, una serie di ricorsi al Tar ha generato l’apertura della graduatoria a 500 studenti che in un primo momento erano rimasti esclusi.
Per Unict questo è un anno di novità: a maggio è stata ufficializzata la caduta del numero chiuso totale. Le aree rimaste ad accesso programmato sono otto, quelle per le quali storicamente le richieste di accesso sono sempre state maggiori rispetto alle potenzialità dei singoli dipartimenti, come quello in Professioni sanitarie. L’esigenza nasce dalla stringente serie di requisti nei rapporti studenti-docenti fissati a livello ministeriale. Una logica che ha prevalso anche a Scienze e tecniche psicologiche, dove qualche mese fa uno studente ha vinto un ricorso al Tar proprio sul merito del numero chiuso.
A partecipare ai test alle Ciminiere (che si concluderanno giovedì 10 con Architettura) sono oltre 9400 aspiranti allievi, in diminuzione rispetto al 2014 del 25 per cento. Si attenua anche il dato di studenti indecisi, quelli che si iscrivono a più test: se un anno fa erano oltre 1800 i giovani iscritti a tre o più prove, quest’anno sono 1188. I risultati verranno pubblicati sul portale dell’università entro venerdì 11. Da quel momento sarà possibile avviare le immatricolazioni e le operazioni collegate di scorrimento di graduatoria ed eventuali ripescaggi.
Gli altri corsi sono ad accesso libero, ma prevedono una verifica obbligatoria delle «conoscenze in ingresso». Una maniera per arginare il fenomeno che vede l’ateneo di Catania ai primi posti in classifica per numero di ripetenti e fuori corso. La prova serve per stabilire eventuali Ofa, Obblighi formativi aggiuntivi; una sorta di debito da colmare nei primi mesi di iscrizione. Le prove si svolgeranno la settimana prossima, dal 16 al 25 settembre. I termini per le immatricolazioni, in questo caso, scadono il 12 ottobre, 31 ottobre con mora.