Denuncia usurai, ma fallisce in mano alla banca «Le mie pratiche ferme mentre andavo in rovina»

«Mentre le mie pratiche restavano per mesi ferme a Roma, io nel frattempo sono fallito». Parla così Giuseppe Schirru, l’imprenditore palermitano riconosciuto vittima di usura che però non ha mai ricevuto il finanziamento del Fondo di solidarietà che gli spettava. Ritardi nella pratica che lo portano dritto dritto al fallimento della sua azienda, la Emyr Sanitaria di Termini Imerese. E puntuale, ecco il conto del fisco. «Dopo 27 anni di attività sono iniziati i problemi – racconta Schirru a MeridioNews – nel momento in cui subentra nella vicenda la Monte dei Paschi di Siena». La banca entra a gamba tesa nella storia dell’imprenditore quando questo denuncia infiltrazioni mafiose e tangenti. Siamo a cavallo fra il 2003 e il 2004 e la banca non prende bene il gesto di protesta orchestrato dall’imprenditore: «Avevo realizzato una sorta di bando attraverso il quale volevo donare un rene in cambio di un prestito di 100mila euro, questa cosa ebbe molto risalto».

«I problemi quindi me li ha creati la Monte dei Paschi, è sua la colpa di tutto – continua – Ha applicato dei tassi usurai, di cui ci si è accorti solo all’ultimo». A capire cosa sta succedendo sono due magistrati, Bernardo Petralia e Gaspare Spedale. «Io ad aprile 2015 ho fatto una denuncia alla guardia di finanza – riprende – È da qui che poi i pm hanno predisposto una perizia tecnica: a volte le indagini penali sono molto più veloci di quelle civili». Sulla scorta di quanto emerge dagli accertamenti dei due magistrati, all’imprenditore viene data una sospensione dei termini, che prevede appunto il blocco di tutti i debiti. È ottobre dello stesso anno quando ottiene i benefici di tutela per le vittime di usura. Ma è qui che la storia, anziché risolversi, si ingarbuglia ancora di più. Perché i soldi del Fondo non arriveranno mai. «Non è normale che i tempi siano così lunghi – dice – ma anche se fossero stati più veloci, comunque non avrebbero potuto predisporli prima, perché vengono deliberati dal Commissario straordinario antiracket a chiusura a Roma». Fino a luglio l’incarico è ricoperto dal prefetto Santi Giuffrè, da quel momento in poi il posto resta vacante fino al 23 dicembre, quando viene eletto l’ex prefetto Domenico Cuttaia. «Tutto fermo, mentre io mi avviavo al fallimento. E siccome questi fondi sarebbero utilizzati dal curatore fallimentare non so se li accetterò, perché non ho fatto nulla – spiega – non ho commesso nessun reato, pertanto a essere trattato come un carcerato onestamente preferisco fare il fallito a tutti gli effetti anziché vedermi gestito un prestito da altri». Schirru deposita il provvedimento di sospensione presso tutte le cancellerie, compresa quella dell’Agenzia delle entrate, per bloccare pignoramenti e ipoteche sulla casa.

«Hanno accettato questo provvedimento sospendendo tutte le procedure esecutive, che per legge dovrebbero restare sospese per tre anni. A eccezione dell’Agenzia delle entrate». Dalla direzione provinciale dell’ente, infatti, avvisati tempestivamente dal tribunale di Termini Imerese del fallimento della Emyr Sanitaria, parte la revoca della proroga dei termini. Già all’indomani della comunicazione, quindi, riprendono le attività esecutive: «Anche l’Agenzia delle entrate al momento sta evadendo la legge, non sta seguendo quello che è un protocollo – afferma – Doveva invece essere il curatore fallimentare poi a mettersi in contatto e a chiedere cosa fare. Praticamente, l’Agenzia delle entrate si è comportata peggio di qualsiasi altro strozzino». E ancora: «È come se revocando il provvedimento di sospensione avessero fatto in modo che all’Agenzia ritornassero al cento per cento tutte le attività esecutive, per poter aderire al fallimento pugnalandomi di più rispetto ad altri. Avrebbero dovuto restare fermi, invece hanno voluto di fatto sovvertire la legge». Schirru però, assistito dall’avvocata Marzia Barone dello studio Palermo Legal, non perde le speranze. «Io posso fare solo l’appello al fallimento – conclude – La Emyr Sanitaria intanto non esiste più, perché è stata dichiarata fallita, però si può ancora sperare che la Corte di appello mi dia ragione».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]