La madre della bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel settembre del 2004 ha ricordato di avere visto «molte foto di bambine e ragazze che somigliano a mia figlia ma non erano mai lei». La magistrata adesso dice che non ha «sicurezza su quell'immagine»
Denise Pipitone, smentita rivelazione della pm Angioni Piera Maggio: «Capisco buona fede, ma chiedo cautela»
«Io capisco la buona fede di tutti, però, invito alla cautela». Sono queste le prime parole di Piera Maggio durante la trasmissione di Rai3 Chi l’ha visto? dopo la notizia scioccante che «Denise Pipitone è viva e ha una figlia». Una dichiarazione arrivata, in diretta tv durante il programma di Rai1 Storie Italiane, dalla magistrata Maria Angioni che fu la prima a occuparsi del caso della bambina scomparsa da Mazara del Vallo l’1 settembre del 2004. «Sarei stata nonna prima ancora di avere ritrovato mia figlia», aggiunge Piera Maggio. L’ex pm di Marsala, che oggi è giudice del lavoro a Sassari (in Sardegna), è diventata ospite fissa di diverse trasmissioni televisive dopo avere denunciato errori, fughe di notizie e depistaggi nelle indagini di 17 anni fa. Qualche giorno fa, Angioni ha dichiarato di avere trovato Denise (e in tv è stata mostrata anche una foto che ritrae una donna, un uomo e una bambina in braccio) «con l’aiuto di una persona, in un contesto internazionale».
L’indomani, è stato il conduttore di Ore 14 Milo Infante a smentire la magistrata: «Lo so che la verità a volte è meno bella della fantasia. Ma quella che oggi qualcuno vorrebbe fosse Denise, è una ragazza tunisina di 26 anni (cinque anni in più di Denise, ndr) che oggi vive a Nizza ma è nata a Mazara ed è cugina dell’ex compagno di Jessica Pulizzi». La figlia maggiore di Anna Corona e del padre biologico di Denise, che è stata imputata imputata e poi assolta dall’accusa di avere sottratto la bambina e di averla ceduta ad altri. Infante ha spiegato di avere intervistato una amica di questa ragazza che la conosce da undici anni. La stessa ragazza ha smentito di essere Denise Pipitone. «Io non ho sicurezza sulle foto, potrebbe essere anche una gemella – ha detto poi la pm Angioni – Ma ho ritenuto utile comunque dare questa informazione».
«No comment» è stato l’unico commento del procuratore di Marsala Vincenzo Pantaleo che su questa vicenda continua a mantenere stretto riserbo dopo la riapertura dell’inchiesta. A esprimere disappunto per la «rivelazione» della pm Angioni sono stati invece Piera Maggio, la mamma di Denise, e l’avvocato che l’assiste Giacomo Frazzitta. «Non vediamo tutta la necessità di fornire informazioni particolarmente dettagliate, frutto o meno delle indicazioni di un mitomane o che dovessero anche risultare fondate, perché ancora al vaglio della magistratura». Piera Maggio ha poi ricordato che, negli anni, «ho visto molte foto di bambine e ragazze somiglianti a Denise che però poi non erano lei. Dopo le delusioni, chiedo un po’ di rispetto».
Una storia lunga 17 anni su cui di recente i riflettori si sono riaccesi da diverse parti: la procura di procura di Marsala ha riaperto le indagini per le ipotesi di depistaggio e di fuga di notizie; la casa di Anna Corona è stata ispezionata; segnalazioni sono arrivate dalla Russia, dalla Calabria e dal Brasile; all’avvocato Frazzitta è arrivata una lettera anonima, il cui autore ha poi deciso di uscire allo scoperto; due deputati del Pd hanno chiesto l’istituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta sulla scomparsa della bambina.