Intervenuto a Domenica In, Giacomo Frazzitta, si è rivolto direttamente a chi ha fornito indicazioni nuove sulla sparizione della bambina, come il fatto che ci fossero dei testimoni al momento del rapimento della piccola
Denise Pipitone, parla il legale della madre «L’anonimo che ci ha aiutati continui a farlo»
«Invito ancora una volta l’anonimo che ci ha fornito elementi nuovi sulla scomparsa di Denise. Ti attendiamo, nella massima riservatezza, abbiamo bisogno di te, vieni fuori in qualche modo, però aiutaci, aiutaci ancora». È l’appello lanciato nuovamente dall’avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, la mamma della piccola Denise Pipitone scomparsa il primo settembre del 2004.
Nel corso di un collegamento con la trasmissione di Mara Venier Domenica In, il penalista ha rivelato alcuni particolari della lettera anonima ricevuta mercoledì scorso al suo studio, che sono stati in parte riscontrate. A cominciare dal fatto che diverse persone sarebbero state testimoni oculari del rapimento della bimba, avvenuto a mezzogiorno davanti alla sua abitazione di Mazara del Vallo.
«Come è possibile, dopo 17 anni, avere ancora paura a parlare? Di cosa hanno paura, di chi? Si devono vergognare» ha esclamato il legale invitando anche questi testimoni a farsi avanti «per scardinare il muro d’omertà» che ha contrassegnato questa vicenda. Ritornando alle indicazioni fornite dall’anonimo l’avvocato Frazzitta ha rivelato che «nella ‘fotografia’ che ci ha fornito compaiono altre figure, che non sono Anna Corona e Jessica Pulizzi».
Si tratta dell‘ex moglie di Pietro Pulizzi, papà naturale di Denise, e della figlia Jessica, processata e assolta in via definitiva per il rapimento. «Questo non vuol dire che non rientrino nel quadro generale» ha aggiunto il legale che rispondendo a una domanda circa il contesto familiare della bimba ha puntualizzato che siamo di fronte a una «famiglia allargata».