Dallo sbarco al rientro

68 dei 128 clandestini sbarcati all’alba di martedì 26 ottobre al porto di Catania, dopo essere stati identificati da funzionari egiziani, sono stati rimpatriati all’una circa della scorsa notte con un volo charter diretto al Cairo. L’espulsione era stata bloccata ieri in serata, in attesa di maggiori accertamenti riguardo la loro nazionalità; quindi il gruppo di clandestini era stato trattenuto all’aeroporto di Catania. Infatti, si ipotizzava che alcuni membri dell’equipaggio appena sbarcato fossero palestinesi e che quindi potessero voler richiedere asilo politico nel nostro paese.

Facciamo un passo indietro. Avvistate al largo di Riposto, 128 persone vengono bloccate dopo un inseguimento dai carabinieri di Giarre e dalla capitaneria di porto. Si tratta di uomini e ragazzi le cui nazionalità non vengono subito chiarite. Quasi tutti vengono alloggiati al PalaNitta di Librino, due vengono ricoverati in ospedale perché in cattive condizioni fisiche. Gli arrestati sono in un primo momento sei, successivamente salgono a diciotto. Di essi, tre sostengono di essere minorenni. Si tratterebbe di quindici egiziani e tre palestinesi. I magistrati della Procura di Catania, Vincenzo Serpotta e Agata Consoli, contestano loro il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Durante la giornata del 27, davanti al PalaNitta, si susseguono le proteste di membri di associazioni antirazziste, di alcuni partiti politici e dell’Arci di Catania, che lamentano cattive condizioni cui sarebbero costretti gli immigrati nella struttura di Librino. In serata, dopo l’arrivo della notizia che i clandestini maggiorenni (62) stanno per essere rimpatriati con un charter, perché si crede siano tutti egiziani, le proteste si fanno più forti. I manifestanti bloccano il passaggio dei pullman che trasportano i clandestini verso l’aeroporto e “invadono” le aree check-in dello scalo catanese. La polizia si schiera subito in assetto antisommossa per fare rientrare i disordini e ristabilire la routine dell’aeroporto.

Le lamentele dei manifestanti riguardano soprattutto la mancata certezza sulla nazionalità dei migranti, i quali non sarebbero stati informati della possibilità di usufruire di alcuni diritti come ad esempio quello di rifugiato politico. “Abbiamo cercato di diffondere, tramite megafono, il numero verde di assistenza agli immigrati, ma ci è stato impedito dalle forze dell’ordine”, dichiara Maria Giovanna Italia, membro dell’Arci Catania.

Questa non è la prima volta che si verifica uno sbarco di immigrati nella provincia di Catania: il primo episodio risale ad ottobre del 2001, l’ultimo in ordine di tempo è avvenuto il mese scorso al largo della costa di Giarre. Che sia Catania la nuova meta degli scafisti?


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]