Una foto immortala allo stesso tavolo il governatore insieme al commissario di Forza Italia e al deputato agrigentino Riccardo Gallo Afflitto. Il diretto interessato ammette l'incontro ma spiega: «Erano già lì, mi hanno invitato, è stata solo cortesia». Micciché starebbe cercando un candidato per evitare le primarie, già fissate
Crocetta a Miccichè a cena insieme in ristorante Presidente: «Non c’è nessun retroscena politico»
La foto di tre politici a cena allo stesso tavolo: il governatore Rosario Crocetta, il commissario di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Micciché e il deputato agrigentino Riccardo Gallo Afflitto, eletto nel Pdl e poi transitato in Forza Italia. È l’agenzia Ansa a rendere noto di essere in possesso dell’immagine, scattata una decina di giorni fa in un ristorante a Santo Stefano di Camastra, in provincia di Messina.
Tanto è bastato per ipotizzare un avvicinamento politico finora mai ipotizzato. Ipotesi che viene però smentita dal presidente. «È stata una cena casuale – spiega all’Ansa -, mi trovavo a Santo Stefano, spesso vado in quella trattoria. Miccichè e Gallo erano già lì, mi hanno invitato a sedermi nel loro tavolo. È stata solo cortesia da parte mia nell’accettare un invito simpatico, l’avrei fatto con chiunque altro». Il governatore sottolinea che «non c’è alcun retroscena politico. È vietato mangiare nello stesso tavolo con avversari politici? – prosegue – Io in politica non ho nemici». Ma l’Ansa insiste, raccontando che Crocetta e Miccichè si sarebbero incontrati almeno in un’altra occasione. Sempre a tavola.
Secondo alcune fonti interne al centrodestra, Gallo Afflitto e Micicché starebbero lavorando per la ricerca di un candidato alla presidenza della Regione, si vota il prossimo autunno, sul quale trovare la convergenza con gli altri partiti dei centrodestra per evitare le primarie, già fissate al 23 aprile sulla base di un documento sottoscritto da tutte le forze di coalizione, compresa Forza Italia. Il nome su cui Fi sta ragionando è quello dell’avvocato Gaetano Armao, già indicato come possibile candidato a sindaco di Palermo prima che Fi trovasse l’accordo con gli alleati – tra cui Udc e Pid – per il sostegno a Fabrizio Ferrandelli. Armao è stato assessore all’Economia nel governo di Raffaele Lombardo e guida un movimento autonomista.